In un messaggio pubblicato sui social Alexey Navalny, che è rinchiuso nella colonia penale Ik-2 nell’Artico russo, assicura che “sta bene”. Ieri gli avvocati del dissidente russo, di cui non si avevano notizie da giorni dopo il suo trasferimento dalla colonia Ik-6 nella regione di Vladimir, hanno annunciato di aver trovato Navalny nella colonia penale nell’estremo nord della Russia, a 2mila chilomentri da Mosca.
“Sono il nuovo Babbo Natale – scrive scherzando sulla tradizionale dimora artica di Babbo Natale e sul fatto che indossa un cappotto di pelle di pecora, cappello e scarpe di pelliccia e che nei 20 giorni di trasferimento gli è cresciuta la barba – purtroppo non ci sono le renne, ma pastori tedeschi molto belli. Non dico ‘ho, ho, ho’, ma ‘oh, oh, oh’ – continua riferendosi al tradizionale richiamo di Babbo Natale – quando guardo fuori dalla finestra e vedo la notte, poi il pomeriggio e poi ancora la notte”.
1/9 I am your new Santa Claus.
Well, I now have a sheepskin coat, an ushanka hat (a fur hat with ear-covering flaps), and soon I will get valenki (a traditional Russian winter footwear). I have grown a beard for the 20 days of my transportation.
— Alexey Navalny (@navalny) December 26, 2023
Riguardo al suo trasferimento, il dissidente afferma di essere “molto stanco” e che addirittura che si aspettava che nessuno sapesse di lui fino a metà gennaio. Per settimane il suo staff e i suoi avvocati denunciavano la scomparsa di Navalny dopo che non si era presentato a diverse udienze in tribunale. ”
Per questo mi sono sorpreso quando hanno aperto la porta della cella mi hanno detto: ‘Un avvocato è venuto a vederti”, ha aggiunto ringraziando per il sostegno e l’appoggio ricevuto. “Non preoccupatevi per me, sono sollevato dal fatto di essere arrivato”, ha poi aggiunto.
“Ora che sono Babbo Natale – ha poi concluso la serie di post pubblicati su X ritornando a scherzare – probabilmente vi starete chiedendo dei regali, ma sono un Babbo Natale in regime speciale e solo quelli che si sono comportati molto male ricevono i regali”. ADNKRONOS