MILANO, 22 DIC – A Milano i dipendenti del Comune potranno richiedere a partire dal 2024 l’identità alias. Lo ha stabilito la giunta con una misura che promuove e tutela il diritto all’identità di genere e che si rivolge a tutto il personale che comprende, oltre ai dipendenti assunti a tempo indeterminato e determinato, anche chi collabora con l’amministrazione in forma di stage, servizio civile. Milano è tra i primi Comuni ad adottare un simile provvedimento, ed è la prima città metropolitana a formalizzare le linee guida con un atto della giunta.
“Un passo importante e doveroso che dimostra la nostra attenzione verso tutta la nostra comunità lavorativa – commenta l’assessora alle Politiche del Lavoro con delega alle Risorse Umane, Alessia Cappello – e che rende la nostra amministrazione sempre più inclusiva, accogliente rispettosa verso le scelte e i diritti di tutte e tutti nel riconoscimento della propria identità”.
Dopo la richiesta e l’attivazione, l’identità alias scelta dal dipendente o dalla dipendente vedrà applicata a tutte le interazioni interne all’amministrazione, ad esempio al badge e al cartellino di riconoscimento, alla posta elettronica o ad eventuali targhe sulla porta dell’ufficio. L’obiettivo, spiega il Comune, è quello di migliorare il benessere del personale garantendo a chi non si riconosce nel genere dichiarato alla nascita la possibilità di vivere in un ambiente sereno, improntato al rispetto della privacy e della dignità. “Pur in un quadro legislativo complesso, Milano con questo atto e altri che ne seguiranno si conferma la città capitale dei diritti per l’affermazione delle tante identità di genere di tutti e tutte”, afferma la delegata del sindaco alle Pari Opportunità Elena Lattuada. (ANSA)