Atteggiamenti sconvenienti ma giudicati «senza malizia. Per questo dopo quattro anni un professore di educazione fisica di Trani è stato assolto dall’accusa di atti sessuali ai danni di alcune sue allieve. I fatti risalgono al 2019, quando l’uomo lavorava in un istituto scolastico superiore con sede nella provincia di Bari. Secondo le dichiarazioni rese da quattro presunte vittime, studentesse che si sono costituite come parte civile, diversi erano stati gli episodi equivoci di cui l’uomo si era reso protagonista: in un’occasione avrebbe accompagnato un’alunna nello spogliatoio poggiandole la mano sul fianco dopo che la stessa aveva chiesto di poter usare il telefono cellulare.
Tra gli altri comportamenti contestati, l’aver appoggiato il suo corpo sulla schiena di una studentessa durante una lezione di pallavolo o l’aver spinto un’altra verso il pallone toccandole la parte alta del fondoschiena.
Il docente è stato però assolto dai reati contestate dai giudici del Tribunale di Trani (presidente e relatrice Sara Pedone). La sua condotta è stata giudicata «sconveniente ma posta in essere senza intenti libidinosi». Una sentenza emessa dopo aver raccolto anche diverse testimonianze tra altre studentesse, che hanno descritto l’uomo come un bravo docente. Le vittime non hanno mostrato «segni di astio e rancore» nei confronti dell’imputato, descritto come un professore «ligio al dovere» e che non aveva mai dato motivo di sospettare di lui.
Non si esclude la possibilità che le ragazze, delle quali si riconosce però la «coerenza interna e la buona fede» abbiano avuto una «percezione falsata» degli eventi. A carico dell’uomo – che tuttora insegna e aveva respinto ogni accusa – era stato avviato anche un procedimento disciplinare da parte del Provveditorato agli Studi di Bari, concluso con l’archiviazione. https://bari.repubblica.it