Casalecchio (Bologna), 10 dicembre 2023 – Migliaia di ragazzini. Di quelli che oggi si autodefiniscono ‘maranza’. Si sono accalcati, ieri nel tardo pomeriggio, fuori dallo Shopville Gran Reno, per concerto, estemporaneo, del trapper bolognese Medy Cartier. E, come capita troppo spesso quando questa ‘tipologia’ di adolescenti si ritrova, sono volate coltellate e bottigliate. Un sabato sera di caos, che si è concluso con un fuggi fuggi generale dei ragazzini all’arrivo di più pattuglie dei carabinieri e di alcune squadre del Reparto mobile della polizia. La conta, al momento, parla di due feriti lievi: uno colpito alla testa da una bottiglia, l’altro accoltellato alla gamba.
Andiamo per ordine. Inizia tutto con una stories, su Instagram, pubblicata dal trapper, al secolo El Marbouh Ermedhi, ventiduenne ben noto non solo agli amanti del genere nato nel 2001 al Pilastro, un quartiere difficile alla prima periferia di Bologna. Ma Medy è noto anche alle cronache, per avere all’attivo una condanna a tre anni e mezzo per una rapina in spiaggia commessa a Riccione.
Il trapper annuncia sui social la sua presenza al Gran Reno e, immediatamente, il tam tam porta un fiume di giovanissimi fan a radunarsi nella terrazza all’ultimo piano del maxi parcheggio del centro commerciale: in migliaia si accalcano per assistere alla performance. E, contestualmente, tra uno spintone e un insulto, partono le botte. Iniziano a volare prima gli insulti; poi le bottiglie di vetro. Qualche ragazzino tira fuori pure il coltello. E, nella confusione generale, ci scappano due feriti. Allertati dal personale di vigilanza e dagli altri clienti del Gran Reno, corrono sul posto i carabinieri; i ragazzini sono però tantissimi.
Così, per evitare disordini, vengono dislocati anche alcuni reparti della polizia al centro commerciale. La musica si spegne, i ragazzi corrono via, verso la vicina stazione, dove attendono, in centinaia, i treni sulla banchina. Adesso tocca ai carabinieri ricostruire l’accaduto, definire le identità degli autori delle violenze e anche accertare eventuali responsabilità del trapper, per le conseguenze del suo concerto ‘estemporaneo’.
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