Operazione della Polizia di Milano che, al termine di indagini coordinate dalla locale Procura, ha sgominato una banda specializzata in furti d’appartamento. Sono quattro i fermi eseguiti nei confronti di 4 cittadini albanesi di età compresa tra i 30 e i 41 anni. Sono stati rintracciati e arrestati all’interno di varie abitazioni a Paderno Dugnano, Varedo e Limbiate: sono ritenuti responsabili di 17 furti consumati e tentati in diverse province lombarde nel giro di due settimane.
L’indagine ha preso il via dall’individuazione di un’auto di grossa cilindrata, rubata, utilizzata dalla banda per portarsi sui luoghi dei furti e poi darsi alla fuga: su questo veicolo i malviventi erano soliti applicare targhe clonate da altre autovetture e applicate per rendere difficoltosa la tracciabilità del mezzo attraverso i varchi cittadini.
I servizi di osservazione e pedinamento, la visione di telecamere dei sistemi di videosorveglianza, l’attività tecnica di intercettazione telefonica e ambientale, hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di individuare altre auto utilizzate dalla banda e di raccogliere elementi di riscontro circa la responsabilità dei cittadini albanesi in ordine a 17 furti in abitazione, consumati tra il 14 e il 28 ottobre scorso, commessi con” la tecnica dell’arrampicata”, ovvero calandosi dai tetti per raggiungere gli appartamenti da svaligiare.
Le perquisizioni domiciliari effettuate dagli agenti della Squadra Mobile hanno permesso di rinvenire, in un box a Rozzano (Milano) nella disponibilità degli indagati, una delle auto di grossa cilindrata rubate e utilizzata per commettere i furti. Sono stati rinvenuti indumenti indossati in occasione dei furti per cui si procede, attrezzi atti allo scasso, una sega circolare, apparecchi ricetrasmittenti, torce, chiavi di autovetture, soldi contanti, monili ed orologi di provenienza furtiva. Nel corso dell’operazione, inoltre, è stato sottoposto a controllo un altro cittadino albanese, anch’esso gravato da precedenti di polizia, che è stato accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti.- foto tratta da video Polizia di Stato – (ITALPRESS)