REGGIO CALABRIA – I finanzieri hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di due dirigenti medici dell’Asp di Reggio Calabria, ritenuti responsabili di assenteismo. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura. In particolare, l’autorità giudiziaria ha disposto in via cautelare la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione medica e dal rispettivo rapporto di lavoro, nonché il sequestro delle somme che gli indagati avrebbero indebitamente percepito a fronte di ore di lavoro dichiarate ma mai effettuate, contestando i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni della presenza in servizio.
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Palmi, avviate a seguito di una missiva che denunciava frequenti e sistematiche assenze presso una struttura territoriale dell’Asp di Reggio Calabria, hanno permesso agli investigatori di rilevare come gli indagati avessero adottato, quale prassi consolidata, quella di assentarsi dal proprio luogo di lavoro.
I Finanzieri, attraverso una meticolosa attività investigativa, hanno infatti riscontrato come gli indagati, contravvenendo ai propri doveri, si assentassero sistematicamente senza alcuna valida ragione di servizio per rientrare presso le proprie abitazioni o per esigenze di carattere personale, come recarsi al supermercato o alle poste, per poi rientrare solo in prossimità del termine dell’orario di servizio, certificando, solo in quel momento, l’uscita con il badge. Al termine delle indagini, tenuto anche conto della funzione dirigenziale dei due medici nell’ambito della struttura sanitaria, il gip ha disposto l’interdizione per 12 mesi e il sequestro delle somme indebitamente percepite quale retribuzione per le prestazioni lavorative attestate ma mai svolte. (ITALPRESS)