“Sapete la novità? L’Ucraina ha perso la guerra”. E’ la ‘sentenza’ del professor Alessandro Orsini che su Facebook emette il suo verdetto – che appare definitivo – sul conflitto che Ucraina e Russia combattono da circa 650 giorni. Il docente di sociologia del terrorismo internazionale è diventato, sin dal febbraio 2022, una figura polarizzante nel dibattito sulla guerra. Le sue analisi e le sue osservazioni, che hanno avuto ampia risonanza soprattutto attraverso Cartabianca su Raitre e ora con E’ sempre Cartabianca su Rete4, sono state spesso criticate. “Sono stato oggetto di una violenta campagna di diffamazione per avere detto che l’Ucraina avrebbe perso la guerra. Sapete la novità? L’Ucraina ha perso la guerra”, scrive oggi Orsini.
Il post perentorio fa seguito al messaggio pubblicato in precedenza. “L’Ucraina sta sprofondando. I russi hanno circondato Avdiivka da tre lati e adesso gli ucraini possono scappare soltanto per i campi a ovest che sono pieni di mine. Dove sono finiti tutti quelli che mi insultavano per le mie analisi sull’Ucraina?”, ha scritto.
Orsini si sofferma anche sul dibattito relativo all’ipotesi di ingresso dell’Ucraina nella Nato: “Ma quale Ucraina? Almeno la metà degli ucraini si identifica con la Russia e odia la Nato. Un sistema non corrotto direbbe: ‘Una parte dell’Ucraina, forse meno della metà, vuole entrare nella Nato e nell’Unione europea’. Se non è chiaro, allora si sappia che almeno la metà della popolazione ucraina odia Zelensky e il governo di Kiev con tutte le sue forze, e vorrebbe vedere cadere entrambi nella polvere. La retorica dei media italiani sull’Ucraina che vuole entrare della Nato è concepita per creare consensi intorno alle politiche criminali del blocco occidentale che hanno portato alla distruzione di quel Paese e all’uccisione di centinaia di bambini. Io dico: ‘L’espansione della Nato in Ucraina ha causato il massacro di centinaia di bambini'”. ADNKRONOS