Malviventi scatenati a Firenze, protesta a Borgo Ognissanti: “vogliamo le ronde”

Malviventi scatenati a Firenze

Borgo Ognissanti improvvisamente buio per mezz’ora, illuminato solo dagli addobbi natalizi: saracinesche giù e cancelletti chiusi, dai due forni all’angolo con via Maso FIniguerra al negozio di abbigliamento, passando per il bar, il bazar cinese e il noleggio auto. Una sessantina le persone in strada per chiedere più sicurezza. “Vogliamo le ronde” il grido ripetuto allo sfinimento, accompagnato dal suono dei fischietti. “34 spaccate da novembre dello scorso anno, ci siamo rotti le scatole (il termine non è proprio questo, ndr) del vostro ‘stiamo lavorando per voi’, non ne possiamo più, vogliamo lavorare”, urla dal megafono Fabrizio Carabba, presidente dell’associazione Borgo Ognissanti.

Una nuova protesta che arriva a pochi giorni dall’incontro in prefettura e soprattutto dall’ennesimo raid notturno che tra sabato e domenica ha visto vittime il parrucchiere Allegri B Space e la gelateria B.Ice, presa di mira per la quarta volta.

Traffico rallentato e qualche tensione con gli automobilisti di passaggio: “Svegliatevi, perché la prossima vetrina o la prossima casa potrebbe essere la vostra”, dice a chi non ha partecipato alla manifestazione Roberta Pretolani, titolare di un’oreficeria. “Per fortuna non mi è mai successo niente, ma sono qui per solidarietà. È arrivato il momento di darci una mossa e non è una cosa riguarda solo noi esercenti. Ci sono adolescenti rapinati del cellulare, l’altro giorno addirittura delle scarpe, anziani derubati e picchiati. Di fronte a questa forte escalation non si può restare a guardare e non ci fermeremo, vogliamo fare una manifestazione enorme con tutti i comitati cittadini, da Firenze nord a Firenze sud, perché Borgo Ognissanti non è un caso isolato”.

La richiesta è sempre la stessa, ripetuta ormai da mesi: ronde di uomini (e donne) in divisa dalle 18 alle 7, anche per scongiuare che qualcuno possa pensare di farsi giustizia da solo. “È il momento che prefetto e questore si facciano carico di questa situazione – aggiunge Marta del comitato Palomar Palazzuolo – Una situazione di scarsa sicurezza che denunciamo da almeno dieci anni, solo che finché era relegata al piccolo ghetto di via Palazzuolo magari andava pure bene. Lì non è possibile fare spaccate, perché non ci son più neanche negozi. Adesso che il fenomeno si è allargato, c’è bisogno di una stretta che riguarda le autorità nazionali: i vigili e gli steward, che quando li vediamo ci fa anche piacere, non bastano più”.

A supportare la protesta il comitato Insieme per San Lorenzo, quello dell’Ex Teatro Comunale e Cittadini attivi San Jacopino: “La situazione fuori controllo, è saltato tutto – lamenta Simone Gianfaldoni portavoce di quest’ultimo – Anche stanotte due ragazzi sono stati sorpresi a tirar su un bandone, poi sono scappati. Per non parlare dello spaccio, gente fatta di crack anche in pieno giorno. Facciamo le segnalazioni, ti dicono ‘interveniamo’ e poi non vediamo nessuno ed è quello che fa più male”. www.firenzetoday.it