Il padre le picchiava usando anche un ferro da stiro, la madre faceva prostituire una di loro
Orrore tra Salerno e Pompei: due ragazzine costrette a subire violenza dalla famiglia. Il papà le picchiava, mentre la mamma costringeva una di loro a prostituirsi per dieci euro. I poliziotti del commissariato di Pompei hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le indagini preliminari di Salerno, su richiesta della Procura, nei confronti di tre persone accusate, a vario titolo, di maltrattamenti contro familiari, prostituzione minorile, atti sessuali con minorenne e pornografia minorile.
I terribili episodi sarebbero avvenuti tra Scafati (Salerno) e Pompei a partire dal 2008. Secondo l’ipotesi accusatoria una delle vittime, sin da piccolissima, era stata più volte picchiata dal padre “con immotivata violenza, anche mediante l’uso di un ferro da stiro e un mestolo, sottoponendola a pretese punitive crudeli” scrivono in una nota il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, e il vicario Luigi Alberto Cannavale.
Secondo quanto si apprende, un’altra vittima minore sarebbe stata costretta a prostituirsi da sua madre e ad avere rapporti sessuali a pagamento insieme a lei con uno degli indagati che, durante una perquisizione, è stato trovato anche in possesso di materiale pedopornografico. www.affaritaliani.it