La Sea-Watch 5, la nuova nave di salvataggio di Sea-Watch, è partita oggi da Vinaros, in Spagna, per la sua prima missione. “Mentre l’Ue ignora il dramma delle morti in mare – dicono dall’organizzazione non governativa umanitaria senza scopo di lucro tedesca fondata nel 2014 – mentre gli stati europei lanciano attacchi frontali all’asilo e ai diritti umani, Sea-Watch 5 prende il largo con il suo equipaggio di 29 persone, con una struttura, ambienti e strumentazione all’avanguardia per soccorrere”.
“Lo facciamo – continuano – consapevoli della campagna di criminalizzazione contro il soccorso in mare e di tutte le norme che hanno reso sempre più difficile salvare chi rischia la vita”. Il 2023 è l’anno più con più morti nel Mediterraneo dal 2017: secondo i dati Onu oltre 2400 persone sono annegate mentre fuggivano da guerre e povertà. “È per questo che ci siamo. Nonostante le politiche razziste, nonostante gli attacchi, nonostante tutto”, concludono dall’ong.
Intanto, a causa delle condizioni meteo-marine eccellenti, sono ripresi in gran numero gli arrivi a Lampedusa: 1202 persone hanno toccato terra in oltre venti differenti sbarchi nelle ultime 24 ore. Erano tutti partiti da Libia e Tunisia.
Alarm Phone stamattina ha allertato le autorità riguardo a 11 imbarcazioni cariche di migranti, 8 delle quali in forte difficoltà nel Mediterraneo centrale. “Per tutta la notte abbiamo chiesto alle autorità di intervenire, ma non siamo stati ascoltati. E’ urgente salvarli”, afferma Alarm Phone. www.today.it