di Francesca Galici – In un momento in cui il Paese soffre per l’eccesso di migranti e, soprattutto, l’intera Europa si è resa conto dei pericoli dati da un’immigrazione indiscriminata, quanto accaduto a Pian del Lago nella zona di Caltanissetta assume contorni ancora più inauditi. Nella giornata di ieri, infatti, un gruppo formato da una 2ventina di attivisti ha tentato di fermare un autobus che dal Cpr siciliano stava partendo per trasportare alcuni migranti che sono stati destinati al rimpatrio.
La provenienza degli attivisti non è stata resa nota ma supporre che si tratti dei soli noti dei centri sociali o delle organizzazioni legare alla sinistra non è difficile. In un primo tempo, il gruppo ha fermato il pulmino e questo ha spinto la polizia a intervenire per allontanare i facinorosi che volevano impedire il rimpatrio degli irregolari secondo la legge. Ma mentre veniva completato l’allontanamento, due di loro sono riusciti a svincolarsi e a incatenarsi sotto il mezzo, impedendo in questo modo la marcia dello stesso.Trattandosi di un’operazione disposta dalla legge, coordinata dalla polizia su indicazione della procura, l’azione dei manifestanti si configura come interruzione di un pubblico servizio.
17 attivisti sono stati identificati e portati in questura, dove sono stati denunciati. Non è chiaro quale fosse il loro obiettivo, se mettere in scena una mera protesta, favorire l’evasione dei clandestini o impedire che venissero rimpatriati. Qualunque fosse lo scopo, non è comunque andato a segno e dopo l’intervento delle forze dell’ordine e lo sgombero del piano stradale, il mezzo con i migranti a bordo ha potuto riprendere la sua marcia per ultimare il dispositivo.
La lotta contro i Cpr è una delle cause (perse) della sinistra italiana, sia quella parlamentare che quella extraparlamentare. Sono numerosi i presidi che i centri sociali effettuano all’esterno delle strutture ogni anno alimentando le proteste dei reclusi, che spesso si rendono protagonisti di devastazioni e azioni pericolose all’interno dei centri, che vengono spesso dati alle fiamme.
L’ultimo episodio simile nel Cpr di Pian del Lago risale allo scorso luglio, dove una 20ina di persone hanno messo in atto una vera rivolta. Per lo più si trattava di tunisini che, con la volontà di riuscire a evadere, hanno incendiato materassi e divelto mattoni dalla struttura, che sono stati successivamente scagliati contro gli agenti di guardia. Sono dovute intervenire le forze dall’esterno per sedare la rivolta e anche una pattuglia di vigili del fuoco per spegnere le fiamme. E non è che l’ultimo episodio di una lunga serie.
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