Tentò di uccidere l’ex compagna tagliandole la gola, pm chiede 15 anni

tribunale

15 anni di carcere. È la condanna chiesta dal pm di Bologna Nicola Scalabrini per il 32enne marocchino che il 24 dicembre di un anno fa ha tentato di uccidere l’ex compagna, una 25enne italiana, picchiandola e tagliandole la gola con un paio di forbici nella sua casa in via Rialto nel centro storico, il tutto davanti agli occhi dei figli.

Nell’udienza che si è svolta in mattinata, il giudice Grazia Nart ha rigettato la richiesta dell’avvocato Nicola Sanzani, difensore dell’imputato, di condizionare il processo il rito abbreviato a una perizia psichiatrica, disponendo quindi un giudizio abbreviato “semplice”.

Dopo la violenta aggressione, la donna finì all’ospedale in prognori riservata e fu dimessa dopo un mese. Oltre alla vittima, nel processo si è costituito parte civile il Comune di Bologna, tutore legale dei figli minorenni della coppia. Tutte le parti civili hanno concluso nell’udienza, con l’avvocata Malmusi che ha chiesto per la sua assistita una provvisionale (ovvero la somma di denaro liquidata dal giudice) di 150.000 euro. La difesa dell’imputato concluderà invece nella prossima udienza del 18 gennaio, dove ci sarà anche la sentenza.

“La pena richiesta è calcolata tenendo conto dello sconto di un terzo della durata previsto in caso di rito abbreviato e comprende tutti i reati di cui l’imputato è accusato dati la continuazione e la recidiva”, precisa la legale della vittima, Donata Malmusi. Il 32enne, infatti, dopo aver cercato di uccidere la ex compagna era fuggito e aveva rubato un’auto a un’altra donna, schiantandosi poi in via de’ Carbonesi vicino alla Questura, e aveva aggredito i poliziotti che lo hanno arrestato e alcuni sanitari del 118. Per questo, il 32enne dovrà rispondere non solo di tentato omicidio ma anche di lesioni, rapina e resistenza.
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