di Luca Sablone – A Bologna la questione sicurezza continua a tenere banco. Con il passare dei giorni si accumulano episodi di criminalità e violenza che meritano di essere presi di petto con assoluta urgenza per porre fine a quella che sembra assumere i contorni di una vera e propria emergenza. Uno degli ultimi casi ad aggiungersi al lungo elenco di vicende si è verificato in via Boldrini, poco lontano dalla stazione del capoluogo dell’Emilia-Romagna, dove uno straniero si è reso protagonista di un’aggressione choc ai danni di una donna.
L’aggressione choc del moldavo
Il fatto ha coinvolto due senzatetto. Verso le ore 2:30 della scorsa notte una donna senza fissa dimora, di 52 anni e di origine marocchina, si era coricata in un giaciglio e aveva da poco preso sonno. Era sotto le coperte e solamente il volto era scoperto. Improvvisamente è stata svegliata da delle coltellate “in testa e in faccia” e, aprendo gli occhi, si è trovata di fronte una situazione agghiacciante: un uomo armato, un 33enne moldavo che risulta residente nel Foggiano, che con grande veemenza si è scaraventato nei suoi confronti senza dare alcun segno di porre fine alla violenza.
Dalle prime informazioni disponibili pare che il movente fosse legato al fatto che la donna si era posizionata per dormire nel posto dove anche l’uomo voleva riposare. La 52enne è riuscita a fuggire verso la stazione, dove gli agenti della Polizia ferroviaria l’hanno identificata per poi allertare subito il 118; la donna è stata successivamente trasportata d’urgenza in ospedale per essere sottoposta alle cure mediche del caso. I carabinieri si sono messi sulle tracce del moldavo, trovato con visibili tracce di sangue sulle mani e sui vestiti, e l’hanno arrestato per tentato omicidio. Inizialmente si era rifiutato di indicare il luogo dove aveva gettato l’arma, ma alla fine la zona è stata ispezionata ed è stato rinvenuto un coltello con la lama spezzata e sporca di sangue.
Il racconto della vittima
La donna, visibilmente spaventata per quanto accaduto e ferita sul corpo da una serie di tagli, è stata soccorsa in ospedale e ha raccontato le dinamiche dell’episodio. “Lo pregavo di smettere, ma lui mi si è avventato nuovamente contro e ha cercato di colpirmi con la lama al collo”, ha rivelato. Urlava per il dolore, cercava di rialzarsi, sollevava le braccia nel tentativo di difendersi dai fendenti. Azione in parte riuscita: ha evitato che le tagliasse il collo, ma l’ha profondamente ferita entrambe le braccia.
La 52enne si è poi alzata in piedi e a quel punto, ha aggiunto, l’uomo “ha cercato di accoltellarmi allo stomaco”. Fortunatamente è stata brava nel parare i colpi con le braccia, provocandosi comunque altre ferite. La donna ha fatto sapere di non conoscere il 33enne moldavo e di non averlo mai visto prima. “Voleva uccidermi. Io urlavo ma nella via non transitava nessuno”, ha concluso il suo racconto.
Allarme sicurezza a Bologna
Non si placa l’ondata di violenze a Bologna. Anche perché nella vicenda c’è un particolare che non può passare in secondo piano: l’aggressore è stato individuato in via Giovanni Amendola, zona frequentata dai clochard, dove di recente si era consumata una violenza sessuale da parte di un giovane marocchino di 22 anni che aveva bloccato una donna a terra tenendole le mani sul seno. Si tratta dunque dell’ennesima aggressione nel giro di pochi giorni, che si somma al tentato stupro in via delle Belle Arti e alla 14enne che era alle giostre ed è stata palpeggiata.
Sempre pochi giorni fa una ragazza è finita vittima di due centrafricani, che la portavano a braccia mentre la palpeggiavano. Gli agenti, allertati da una coppia di fidanzati che hanno assistito alla scena, hanno arrestato il 25enne gambiano per violenza sessuale; il complice invece è fuggito. A ottobre due giovani tunisini hanno tentato di stuprare una ragazza 23enne, gettata a terra e spogliata. Non a caso Bologna spicca nella triste graduatoria per violenze sessuali e percosse.
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