Roma, 10 nov. – “C’è probabilmente un tasso importante di inappropriatezza nella richiesta di alcune prestazioni” e questo influisce sulle liste d’attesa. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto all’evento dedicato alla Sanità, organizzato a Milano dal Corriere della Sera.
“Alcuni esami, di alta complessità, devono essere la parte finale di un percorso diagnostico – ha spiegato – non l’inizio per poi magari tornare indietro” ma “quello che si lega all’appropriatezza delle prescrizioni – ha sottolineato – è spesso il discorso della medicina difensiva”.
Di qui l’orientamento di raccogliere delle linee guida: “Su questo – ha detto il ministro – l’Istituto Superiore di Sanità si è già messo al lavoro”. “Avendo linee guida – ha spiegato Schillaci – individuiamo percorsi che danno certezza anche ai medici prescrittori. Oltre che a chi chiede le prestazioni”. (askanews)
Roma, 8 nov. – “Le liste di attesa sono piene di esami inutili e dovuti alla medicina difensiva, che costa 10 miliardi di euro l’anno. I lavori per il provvedimento sulla depenalizzazione dell’atto medico vanno avanti: stanno procedendo le audizioni in commissione e credo che in tempi rapidi si arriverà ad una definizione con dei provvedimenti. Questo provvedimento sulla medicina difensiva può risultare determinante perché si risparmierebbero fondi importanti”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite di ‘Start’ su Sky Tg24. (Adnkronos Salute)