I giudici inglesi hanno deciso per l’estubazione di Indi Gregory, rifiutando infatti l’autorizzazione al ricorso e un possibile cambio di giurisdizione in favore del giudice italiano. Il termine ultimo è stato fissato per lunedì prossimo, ma non si sa ancora l’orario preciso. Su questo dettagli si attendo ulteriori sviluppi. Il giudice Peter Jackson ha definito l’intervento italiano ai sensi della Convenzione dell’Aia «non nello spirito della Convenzione».
I giudici hanno inoltre affermato che i tribunali inglesi sono nella posizione migliore per valutare l’ “interesse superiore” della bambina, quindi non è necessario un tribunale italiano. I legali della famiglia Gregory fanno comunque sapere che nel frattempo si lavora ad altri percorsi, che valuteranno da qui fino a lunedì. Lo fanno sapere gli stessi legali.
La notizia arriva da Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, e dall’avvocato Simone Pillon, che stanno seguendo gli sviluppi del lato italiano della vicenda in contatto con i legali inglesi e la famiglia.