Bologna, senzatetto accoltellata mentre dorme: arrestato moldavo

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I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un cittadino moldavo 33enne moldavo che dovrà rispondere di tentato omicidio. È successo alle ore 2:30 di questa notte, quando il 112 è stato informato dell’accoltellamento di una donna, senzatetto, cittadina marocchina 52enne.
La vittima era sfuggita al suo aggressore, dirigendosi vero la stazione, dove è stata identificata dagli agenti della Polizia Ferroviaria che hanno immediatamente allertato il 118.

I Carabinieri hanno individuato il presunto autore dell’aggressione in via Giovanni Amendola: si tratta di un 33enne moldavo, residente nella provincia di Foggia, che aveva tracce di sangue sulle mani e sui vestiti, e ha ammesso le proprie responsabilità, ma rifiutandosi di indicare dove avesse gettato l’arma.

I militari hanno dunque ispezionato la zona e, sotto i portici di via Cesare Boldrini, hanno trovato un coltello con la lama spezzata, macchiata di sangue, e il giaciglio della donna, con gli abiti e altri indumenti intrisi.
Il racconto drammatico

E’ stata ricoverata all’Ospedale Maggiore con diverse ferite da taglio sul corpo: “Questa notte verso le ore 02:00 mi sono coricata in quel punto e mi ero addormentata da poco, quando sono stata svegliata da delle coltellate in testa e in faccia. Preciso che ero sotto le coperte e solo il volto era scoperto – ha raccontato ai Carabinieri – Urlavo per il dolore e la sorpresa e cercavo di alzarmi, notando che accanto a me c’era un uomo armato di coltello. Lo pregavo di smettere, ma lui mi si avventava nuovamente contro e cercava di colpirmi con la lama al collo. Io sollevavo le braccia per cercare di difendermi e riuscivo ad evitare che mi tagliasse il collo. Mi feriva però profondamente ad entrambe le braccia. Mi alzavo in piedi a fatica ed a questo punto l’uomo cercava di accoltellarmi allo stomaco. Anche in questo caso riuscivo a parare i colpi con le braccia, provocandomi altre ferite. L’uomo – ha sottolineato la vittima – che non conosco e non avevo mai visto prima, voleva uccidermi. Io urlavo ma nella via non transitava nessuno…”.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 33enne moldavo, arrestato dai Carabinieri, è stato tradotto presso la Casa Circondariale Rocco D’Amato di Bologna.

L’episodio è maturato quindi nell’ambiente degli invisibili, dei fragili e dei senzatetto che vivono ai margini della stazione: agli inizi di ottobre una clochard aveva subito una aggressione sessuale, sempre in via Amendola.
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