Ucraina: buco di bilancio di 27 miliardi di euro

Zelensky

Non c’è solo il presunto stallo nella controffensiva a preoccupare l’Ucraina: questa settimane, la Rada, il parlamento di Kiev, approverà il bilancio per il 2024, dal quale emerge un buco da 27 miliardi di euro

A creare questo gigantesco ammanco è chiaramente la guerra in corso, tra sforzo bellico e attività economiche al palo. Ma il vero problema è che l’Ucraina si trova ad affrontare il prossimo futuro con più di un dubbio sul supporto finanziario da parte dei suoi alleati. Gli Stati Uniti non hanno ancora approvato il nuovo pacchetto di aiuti, che avrebbe dovuto portare nelle casse di Kiev una sessantina di miliardi di dollari: il Congresso ha bloccato tale esborso, nonostante le pressioni del presidente Joe Biden. Il quale ha rilanciato mettendo nello stesso calderone il sostegno all’Ucraina e quello a Israele.

Non va meglio sull’asse che porta all’Europa: gli aiuti Ue scadranno a dicembre, e la proposta della Commissione di dar vita a un nuovo pacchetto da 50 miliardi di euro è ancora in alto mare. Due Paesi membri, Ungheria e Slovacchia si sono opposte a ulteriori finanziamenti per l’Ucraina, citando il rischio che i fondi finiscano per alimentare un sistema corrotto. Ma sul pacchetto pesano anche le resistenze dei cosiddetti “frugali”, gli Stati membri più restii ad allargare il bilancio dell’Ue.

“Il mantenimento della stabilità macroeconomica è molto importante, perché oltre alla guerra rischiamo di avere anche una crisi economica”, ha detto il ministro delle Finanze ucraino Serhiy Marchenko a Politico. “Se l’Ucraina entrerà in crisi, si avranno effetti di ricaduta nell’Ue”, avverte Marchenko, citando i rischi di una nuova ondata di migrazione e di ricadute sull’inflazione per via di alcuni prodotti alimentari, come grano e altri cereali, che vengono esportati in Europa.

Kiev sostiene di aver fatto grandi progressi nella lotta alla corruzione, nonostante il contesto di guerra in cui opera. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante la sua recente visita nel Paese, ha confermato questi progressi, e in settimana dovrebbe presentare una richiesta formale agli Stati membri per avviare i negoziati per l’adesione dell’Ucraina all’Ue.

Marchenko e il presidente Volodymyr Zelensky attendono anche un altro passo da Bruxelles: von der Leyen, infatti, si è impegnata a presentare entro la fine dell’anno una proposta legale per incanalare nelle casse di Kiev i profitti derivanti dagli asset russi sequestrati in Europa, il cui valore ammonta a circa 300 miliardi di dollari.
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