Nel chiedere il patrocinio per uno spettacolo teatrale dedicato alla Costituzione, lo scrittore massese Fabio Cristiani ha scoperto che l’Anpi gli ha sospeso la tessera in quanto “persona non gradita”. Il motivo? L’aver sostenuto una poesia dialettale che elogiava la bellezza del territorio di Massa, scritta dall’ex-podestà della città toscana
di Giovanni Fiorentino – “Processato” dall’Anpi, che oltre a negargli il patrocinio per uno spettacolo teatrale gli ha sospeso la tessera d’iscrizione all’associazione sottoscritta nel 1997. Il motivo? Essersi detto favorevole alla prospettiva di collocare in un parco pubblico un’epigrafe contenente una poesia dedicata alla provincia di Massa, scritta dall’ex-podestà. Questo è quanto accaduto allo scrittore e regista massese Fabio Cristiani, che non ha nascosto la delusione per quanto accaduto. È stato lo stesso Cristiani a rendere noto l’episodio nelle scorse ore. Una scoperta del tutto fortuita, da parte sua: tutto è iniziato quando Cristiani, per il suo spettacolo “75 e non li dimostro” (dedicato alla Costituzione) ha incontrato i vertici della provincia di Massa Carrara.
Un’opera che nella sua visione dovrebbe diventare un progetto didattico sostenuta da Regione Toscana, da portare in scena con la collaborazione degli istituti scolastici del territorio. La sezione massese dell’Anpi, tuttavia, si sarebbe opposta a questa proposta: Cristiani non è più gradito e anche la sua tessera sarebbe stata sospesa. “Per la realizzazione del percorso didattico serve assenso di Regione, Provincia, Isra e Anpi-Massa – ha dichiarato Cristiani al quotidiano La Nazione – ma quest’ultimo tramite il presidente dichiara di non poterlo avallare in quanto il nome dell’autore non è persona degna e gradita“.
Già, ma qual è la “colpa” di Cristiani?
A quanto si apprende, l’Anpi Massa non gli avrebbe perdonato il fatto di aver sostenuto la posa nel locale parco dei Quercioli di un’epigrafe che reca la poesia “Primavera di Massa”, scritta da Ubaldo Bellugi (podestà di Massa dal 1927 al 1938). Anche se Cristiani aveva a suo dire già preso le distanze in più occasioni da Bellugi, dicendosi antifascista.
Tanto più che la poesia in questione non rappresenta un inno al fascismo, ma un componimento in dialetto locale sulla bellezza del territorio a primavera. Ciò non ha tuttavia impedito all’Anpi di decretare la sospensione della tessera di Cristiani, senza che nessuno glielo abbia a quanto sembra comunicato: sospesa “come persona sospetta di non fedeltà democratica e antifascista”
“Non vedo dove sia, nel sostenere una poesia dialettale che parla solo delle bellezze ambientali, la pur minima apologia di fascismo – ha chiosato Cristiani – se non fosse una cosa indegna nei miei confronti, vi sarebbe da sorridere, ma di un sorriso amaro. È proprio vero che talvolta le brutte azioni ti giungono da chi meno te lo aspetteresti. Mi han processato senza che io lo sapessi”. https://www.ilgiornale.it