Vengono chiamati eroi. Ricevono cori di stima in tutti gli stadi di calcio e non solo. Poi, però, sono tra le categorie più bistrattate, nonostante rischino la vita ogni volta che si mettono al lavoro. Nuovo grido d’allarme da parte dei vigili del fuoco che, specialmente a Roma, vivono una condizione che appare non più sostenibile. A denunciare la mancanza di personale, mezzi e sedi di servizio sono i sindacati FpCgil, Vvf, Fns Cisl e Uilpa Vvf che, in un comunicato, hanno scattato una fotografia desolante della situazione nella Capitale.
Sedi chiuse per mancanza di personale
Anche in questo periodo i sindacati evidenziano che per tutta la città di Roma e provincia le operazioni di soccorso procedono con importanti criticità che portano ad avere “quotidianamente ormai una sola autobotte in servizio, e molte sedi operative, Frascati, Palestrina e Tuscolano 1, Campagnano vengono costantemente chiuse o declassati a 4 unità”. Tutto questo comporta, ovviamente, anche conseguenze sulla popolazione. Una situazione, dicono i sindacati, “insostenibile”.
Turni massacranti
Come accade, purtroppo, per ogni lavoro, quando il personale è carente tocca a chi è in servizio sobbarcarsi lavoro extra. Per i vigili del fuoco, purtroppo, l’osservare turni massacranti per sopperire alle carenze e lavorare in straordinario per garantire il soccorso sono diventati ormai la normalità. “È necessario un serio intervento tangibile per aumentare l’organico del personale operativo, tecnico professionale e direttivo perché tale situazione ha raggiunto livelli drammatici” dicono i sindacati.
Automezzi spariti
A questo si aggiunge la situazione grave degli automezzi di soccorso del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Roma che è una delle più pesanti mai riscontrate fino ad oggi . Il dato numerico delle APS (auto pompa serbatoio), AS (autoscala), ABP (autobotte) fuori servizio “raggiunge livelli che si attestano intorno al 50/60 per cento di quelle in dotazione al comando” senza contare che gli automezzi invece in uso hanno “un’età media che oscilla tra i 15/20 anni”.
Carenza di personale
I numeri riguardanti le attività svolte sono importanti. I vigili del fuoco effettuano oltre 55 mila interventi all’anno su Roma e provincia e l’organico attuale è di circa 230 vigili per turno di servizio di 12 ore compresi i due aeroporti con (29 unità per Fiumicino e 14 per Ciampino). La media dei vigili del fuoco per abitante a Roma raggiunge 1 ogni 30mila quando la media europea è di 1 ogni 1500 abitanti. Numeri esigui in condizioni normali. Figuriamoci, insistono i sindacati, quando ci sarà il Giubileo 2025, “dove transiteranno oltre 30 milioni di pellegrini”.
Aumento del personale
E’ necessario “aumentare la pianta organica del comando di circa 400/500 unità valutando l’opportunità di inserire un numero adeguato di personale con la mansione di autista perchè la dotazione attuale è già in sofferenza”. Di fatto, è importante rivalutare le attività di soccorso dei vigili del fuoco “anche in considerazione della mutazione climatica che sta avvenendo nel nostro Paese e in particolare nella nostra Capitale e trovare risorse economiche per investire nell’unico corpo dello Stato che si occupa di soccorso alla popolazione”.
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