Gelmini: ‘sostituita al Senato senza dirmelo’

Mariastella Gelmini

“Non farò più parte della Comm. Affari Costituzionali – Senato. Non l’ho deciso io, ma Matteo Renzi ed Enrico Borghi, che non hanno avuto neanche il coraggio di dirmelo. La decisione mi è stata comunicata, con non poco imbarazzo, da una funzionaria di IV. Complimenti per lo stile…”. L’annuncio via social della senatrice e portavoce di Azione Mariastella Gelmini scatena una nuova ondata di polemiche, l’ennesima, nell’ormai ex Terzo polo.

La discussione tra Iv e Azione si svolge tutta su Twitter. Enrico Borghi, capogruppo al Senato, replica infatti a stretto giro alla Gelmini: “Cara Maria Stella, visto che ti sei abituata (in compagnia peraltro!) a disertare le riunioni del gruppo dove si affrontano le questioni, per portarle in pubblico, ti risponderò pubblicamente: ritengo che Dafne Musolino sia più capace e affidabile di te in Prima Commissione. Tocca al capogruppo decidere. E ha deciso, sapendo di esprimere il consenso maggioritario del gruppo. Tutto qui. Stai bene”.

A stretto giro, interviene però Carlo Calenda in difesa della portavoce di Azione: “Quando Borghi è entrato nel gruppo parlamentare, la frattura tra Azione e Italia Viva era già consumata. Da Statuto avremmo potuto mettere un veto sul suo ingresso. Non lo abbiamo fatto, ritenendo che avrebbe tenuto un comportamento professionale o almeno conforme alla normale educazione. Amen. Per fortuna tutto ciò è alle nostre spalle”, scrive Calenda.  ADNKRONOS