Qualche settimana fa, Giorgia Meloni ha creduto di parlare al telefono con Moussa Faki, Presidente della Commissione dell’Unione africana, ma in realtà era al telefono con due comici russi
L’Italia sostiene l’Ucraina nella guerra contro la Russia e la posizione non cambia. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al telefono nello scherzo-trappola architettato dai comici russi Vovan e Lexus, conferma il punto-cardine della politica estera italiana a sostegno di Kiev.
Vovan e Lexus pubblicano sul proprio profilo VKontakte, principale social russo, gli audio della conversazione che avviene in inglese e che viene doppiata in russo nei 13 minuti complessivi, suddivisi anche in diversi file singoli.
Nel passaggio relativo al conflitto tra Ucraina e Russia, Meloni afferma che “c’è molta stanchezza, da tutte le parti. Ci avviciniamo al momento in cui ognuno capisce che serve una via d’uscita. Il problema è trovare una via d’uscita che possa essere accettabile per entrambi, senza distruggere il diritto internazionale. Ho alcune idee sulla gestione della situazione ma aspetto il momento opportuno per metterle sul tavolo. La controffensiva dell’Ucraina forse non sta andando proprio come si aspettavano. Procede, ma non ha cambiato il destino della guerra. Tutti si rendono conto che potrebbe durare molti anni se non cerchiamo di trovare qualche soluzione”, dice il presidente del Consiglio.
A Meloni viene chiesto un giudizio sul nazionalismo ucraino, su cui l’interlocutore esprime un giudizio negativo. Ma il presidente del Consiglio non si fa condizionare: “Non sono d’accordo. Il problema con il nazionalismo ce l’ha Putin. Loro (gli ucraini, ndr) stanno facendo quello che devono fare e che hanno il diritto di fare, noi cerchiamo di aiutarli”.
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