Israele ha “superato la linea rossa” e “potrebbe costringere tutti a intervenire”. E’ quello che si legge intanto in un post pubblicato sull’account del presidente iraniano Ebrahim Raisi sul social.
“I crimini del regime sionista hanno superato le linee rosse, fatto che potrebbe costringere tutti a intervenire – avverte Raisi -. Washington ci chiede di non fare nulla, ma continua ad assicurare ampio sostegno a Israele. Gli Stati Uniti hanno inviato messaggi all’asse della resistenza (le forze sostenute dall’Iran in Medio Oriente, Hamas e gli Hezbollah libanesi compresi) , ma hanno ricevuto una risposta chiara sul campo di battaglia”.
L’Iran non ha alcun interesse a un allargamento della guerra in Medio Oriente, ma “il rischio di un suo coinvolgimento esiste e la ‘linea rossa’ per Teheran è l’eventuale decapitazione di Hamas”, come sarebbe nelle intenzioni di Israele. Questo quanto dicono all’Adnkronos fonti iraniane, sottolineando come Teheran abbia già ottenuto “una vittoria strategica importante il 7 ottobre con l’umiliazione inflitta allo Stato ebraico, ma potrebbe essere tentata di andare oltre”, nel caso di un’operazione massiccia contro Hamas o Hezbollah.
Senza contare che a trascinarla nel conflitto potrebbero essere le milizie foraggiate dal regime iraniano in Iraq, Siria o Yemen e che l’amministrazione Biden, come emerso nelle ultime ore, sta valutando se colpire dopo una serie di attacchi alle basi americane.
E proprio il portavoce dei Guardiani della Rivoluzione iraniana è tornato ieri a minacciare: “Anche se alcune mani non sono in grado di raggiungere il regime sionista, le stesse mani possono colpire le basi americane che stanno guidando questa guerra”, ha detto, sostenendo che che “la fornitura di bombe da parte degli Stati Uniti ai sionisti è monitorata da vicino” e “se queste operazioni persistessero, se Washington continuasse a sostenere l’entità e le vittime palestinesi aumentassero, la regione potrebbe diventare altamente instabile”. Sharif si è quindi rivolto ai “sostenitori dell’entità sionista, soprattutto Washington”, dicendo che “dovrebbero essere consapevoli che le continue morti palestinesi metteranno alla prova la pazienza musulmana”. ADNKRONOS