Tutti gli ostaggi in mano ad Hamas, 229 persone, in cambio di tutti i detenuti palestinesi, circa 7mila. Questa la proposta presentata da Yahia Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza, al governo israeliano: “Siamo pronti a un accordo immediato per lo scambio dei prigionieri, tutti gli ostaggi in cambio di tutti i detenuti”. Una proposta rispedita al mittente, non soltanto per l’enorme divario numerico delle persone in ballo, come ribadito anche dal portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari: “Posso definire questa proposta in un solo modo: terrorismo psicologico. Stiamo facendo tutto il possibile per riportare gli ostaggi a casa. È una priorità assoluta”.
Una mancata intesa confermata anche da Abu Obeida, portavoce dell’ala militare di Hamas: “Ci sono stati diversi contatti al riguardo di uno scambio di prigionieri, ma Israele non ha affrontato la questione con serietà – ha spiegato, criticando poi i pochi aiuti arrivati a Gaza – Non ci aspettiamo che i Paesi arabi mobilitino i loro eserciti, ma non riescono nemmeno a far arrivare i soccorsi. Siete così deboli e sottomessi da non potere nemmeno portare aiuti umanitari a Gaza”. “Non siamo preoccupati dall’invasione di Israele – ha concluso – non siamo preoccupati dalle minacce di un’operazione via terra, siamo preparati e diciamo al nemico che lo stiamo aspettando”. https://www.today.it