“Alle 20.42 Vladimir Putin è morto”. Non è fantapolitica, almeno ufficialmente. A rilanciare la notizia del (presunto) decesso del presidente russo è il canale Telegram “General Svr”, tra le più seguite fonti di contro-informazione russa. Già in passato ha annunciato progressivi aggravamenti di salute dello Zar, ma questa volta puntano in alto, anzi in altissimo: il capo del Cremlino sarebbe morto e i suoi più importanti collaboratori stanno cercando di capire quale suo sosia possa prendere il suo posto.
“Cari abbonati e ospiti del canale! – esordisce il dispaccio non ufficiale -. Ieri pomeriggio, le condizioni di salute del Presidente russo Vladimir Putin hanno iniziato a peggiorare bruscamente. Verso le 20.00 ora di Mosca i medici in servizio hanno chiamato un’ulteriore squadra di medici, che al loro arrivo, dopo quindici minuti, hanno iniziato la rianimazione del Presidente, quando ormai le condizioni di Putin erano critiche”.
“Alle 20.42 ora di Mosca i medici hanno interrotto la rianimazione e hanno dichiarato la morte del Presidente. Dopo aver informato gli agenti di sicurezza in servizio alla porta dell’accaduto. Su ordine personale di Dmitry Kochnev, la stanza della residenza presidenziale di Valdai, trasformata in reparto di terapia intensiva dove Putin è morto, è stata bloccata. I medici sono rimasti chiusi dentro con il cadavere del presidente”.
Secondo l’indiscrezione di General Svr, “i funzionari della sicurezza hanno ordinato ai medici di calmarsi, fare silenzio e aspettare. Dmitry Kochnev sta eseguendo le istruzioni di Nikolai Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza russo. Sempre su ordine di Kochnev, è stata rafforzata la sicurezza del doppio del Presidente. Ora si sta risolvendo la questione, compreso l’ulteriore destino dei medici”.
In questo scenario clamoroso, in tutto e per tutto simile alla trama di un romanzo distopico, sarebbero “quasi terminati” i negoziati “per la creazione di una coalizione di rappresentanti delle élite vicine a Putin, sotto la guida di Nikolai Patrushev, per preservare l’attuale regime e utilizzare il sosia di Putin come presidente”. Quindi un irriverente dettaglio: “Nessun rispetto per il defunto. Il cadavere di Putin è stato posto in un congelatore, dove in precedenza erano conservati cibi surgelati, nella residenza presidenziale di Valdai”. Il tenore, ovviamente, è a metà strada tra la parodia del regime militare e la farsa grottesca. Più che una notizia, sembra un affresco di quello che potrebbe accadere alla scomparsa dello Zar. www.liberoquotidiano.it