La tragedia si è verificata dopo meno di un’ora che la piccola era venuta al mondo: dalla gioia più grande al dolore straziante in pochi minuti per i genitori della piccola Arwa
di Federico Garau – La bimba è sopravvissuta per soli 50 minuti: dopo il parto, avvenuto alle ore 12.00 dello scorso giovedì 19 ottobre nel reparto maternità dell’ospedale Valduce di Como, il suo cuoricino ha smesso di battere alle 12.50, gettando nello sconforto più totale il papà e la mamma, una coppia di origini algerine da tempo residente in città. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, dato che per tutta la gravidanza e fino all’ultimo controllo avvenuto appena sette giorni prima dell’evento, tutto sembrava procedere per il meglio e senza nessun intoppo.
Il papà della bimba ha affidato all’avvocato Massimo Di Marco l’incarico di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Como alla ricerca di eventuali responsabilità alla base della tragedia. Il pubblico ministero Giuseppe Rose ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, per il momento a carico di ignoti, dando disposizione di effettuare gli esami autoptici sul corpo della bimba.
Stando a quanto riferito dai genitori nella denuncia presentata dal legale in Procura, l’ultimo controllo medico sulla donna era stato effettuato giovedì 12 ottobre, ovvero il giorno in cui il personale dell’ospedale Valduce ipotizzava che si sarebbe potuta concludere la gravidanza. La visita, come d’altronde quelle effettuate in precedenza, si era conclusa senza che emergesse alcuna anomalia, e la futura mamma era stata rimandata a casa.
Appuntamento al 19 ottobre, una settimana dopo il termine indicato: quando la coppia si è presentata in reparto per l’ultima verifica, la donna è stata immediatamente trasferita in sala parto. Arwa è venuta alla luce alle ore 12.00, ma ha smesso di respirare appena 50 minuti dopo quello che doveva essere un lieto evento.
Subito dopo la tragedia, mentre la madre della bimba veniva trattenuta ancora in ospedale, il padre ha subito contattato il proprio legale per sporgere denuncia e far luce sulla vicenda, così da indagare su eventuali responsabilità nel parto o nella gestione delle ultime fasi della gravidanza, durante la quale non era mai emerso alcun genere di problema. In queste fasi sia la donna che la nascitura erano sempre state trovate in ottimo stato di salute. Sarà di certo determinante a far chiarezza sulla vicenda l’esito degli esami autoptici disposti dal sostituto procuratore Giuseppe Rose.
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