Dirigenti come “anime morte” nel Pd, che “ha raccolto il peggio del Pci e il peggio della Dc”. Vincenzo De Luca, governatore della Campania, si esprime così nell’intervista con Fabio Fazio a Che tempo che fa. “Il mio libro è un messaggio di gratitudine ai dirigenti del Pd che ho conosciuto in 10 anni, sono anime morte, spesso distanti, spesso avversari. Sono tanti dirigenti non una comunità complessa che resta importante”, dice De Luca presentando il suo libro Nonostante Il Pd.
“Resto nel Pd perché è una grande comunità, comunità di militanti, realtà di amministratori che spesso combattono da soli nei territori. Il Pd è nato quando sono finite le ideologie del ‘900, nasce per governare una realtà complessa, nasce per governare l’Italia ancora segnata da fratture sociali, culturali, umane”, aggiunge il presidente della Regione Campania.
“Il Pd ha raccolto il peggio del Pci e il peggio della Dc, deve riprendere il cammino per l’Italia che ancora non c’è”, prosegue. Si vedrebbe segretario dem? “Io segretario Pd? Dobbiamo fare un programma per l’Italia, ho tanti di quei guai da risolvere in Campania… “Ho trovato sempre gente che mi ha ostacolato, per me la verità viene sempre prima, piuttosto che la bandiera di partito. Pd deve cambiare il suo linguaggio, non riesco a capire espressioni come campo largo e agorà democratiche”, afferma. ADNKRONOS