Meloni ad Abbas: l’Autorità palestinese non è Hamas.
A margine del vertice del Cairo per la pace, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale con il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e dopo con un altro bilaterale con il presidente palestinese Abu Mazen. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che “nel corso del colloquio, è stato confermato il sostegno dell’Italia alla legittima Autorità rappresentativa del popolo palestinese, il quale certamente non si identifica con Hamas. Ribadito inoltre il sostegno alla prospettiva dei due Stati”.
Al termine, la premier ha incontrato la stampa e sottolineato che serve “soprattutto un lavoro di dialogo fra i Paesi occidentali e i Paesi arabi”. “Difendiamo il diritto di Israele a esistere e a difendersi, in quelle immagini” degli attentati di Hamas “c’era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese. Bisogna dare una tempistica chiara – ha proseguito – altrimenti si rischia una soluzione temporanea, se non si trova una soluzione strutturale diventa un problema ciclico. I leader devono esserci in questi momenti. Già l’apertura del valico di Rafah è un risultato concreto. Piccoli passi a piccoli passi”.
“Dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation della crisi, per evitare di perdere il controllo di questa crisi, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il modo più serio per farlo è un‘iniziativa politica per una soluzione strutturale che si basi sulla prospettiva dei due popoli e due Stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita”, ha concluso la presidente del Consiglio ribadendo che “di fronte ad azioni”, come quelle di Hamas, “uno Stato è pienamente legittimato a rivendicare il proprio diritto alla difesa, all’esistenza, alla sicurezza dei propri cittadini e confini. Ma la reazione di uno stato non può e non deve mai essere motivata da sentimenti di vendetta”. ASKANEWS