Scoppia il caos al Parlamento europeo, dove all’eurodeputato spagnolo di Sinistra Unita è stato vietato di indossare la kefiah. Copricapo tradizionale della cultura araba e mediorientale, la kefiah è diventato un simbolo del patriottismo palestinese con l’associazione alle aree rurali, in contrapposizione al fez indossato nelle aree urbane. Quanto basta a scatenare il polverone in Aula.
L’eurodeputato Manu Pineda ha infatti attaccato la presidenza del Parlamento che non gli ha permesso di indossare il copricapo durante il suo intervento sulla guerra tra Israele e Hamas. Secondo Pineda si è trattato di un atto di “censura” e un “oltraggio alla libertà di espressione”. Per l’esponente di sinistra “la kefiah è un simbolo culturale palestinese. Non è propaganda, e non porta alcuna bandiera”. E ancora, Pineda ha voluto ribadire che non c’è “nessuna ragione o regola” che impedisca di mostrare questo simbolo.
A immortalare il rimprovero un video pubblicato su X, dove si vede un funzionario del Parlamento europeo avvicinarsi per chiedergli di togliersi il copricapo prima di parlare in seduta plenaria. “La lobby sionista e i suoi tentacoli stanno cercando di mettere a tacere la solidarietà con la Palestina, ma non ci riusciranno”, ha denunciato poi Pineda, che presiede della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni Ue-Palestina.
Ma non finisce qui, perché Pineda non ha risparmiato neppure i social: “La censura non è solo al Parlamento Europeo. Twitter ha appena cancellato due miei video, compreso quello in cui mi impedivano di intervenire nel dibattito su Gaza con la mia kufiya palestinese. Questo e il resto dei miei video sono sul mio canale Telegram, vi invito a scaricarli e condividerli sulle vostre reti. Non passare”. www.liberoquotidiano.it
El Parlamento Europeo impide a Manu Pineda, de IU, tomar la palabra con el pañuelo palestino.
Que a nadie se le olvide que Manuel Pineda tiene fotos con TERRORISTAS. pic.twitter.com/DHjbUh5Nvg
— 🇪🇸 ☆ 𝐏𝐫𝐨𝐠𝐫𝐞𝐬𝐭𝐨𝐧a ☆ 🇪🇸 (@progreston4) October 18, 2023