Sono oltre 28mila gli obiettivi sensibili in Italia di cui 205 quelli israeliani, in prevalenza diplomatici e religiosi. La ricognizione è stata effettuata nel corso del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale.
Nel corso della riunione, a cui hanno partecipato i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence, alla luce del grave episodio in Francia, sono state acquisite notizie aggiornate ed è stata eseguita un’analisi degli obiettivi sensibili.
Mantovano: “Sempre più complicato prevenire”
“Oggi la dimensione dell’attacco è, ancora più che nel passato, più complicata da prevenire perché la minaccia può venire da singoli che non frequentano moschee ma si indottrinano online e poi decidono di passare all’azione”, ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a proposito delle minacce del terrorismo jihadista nel corso di un’intervista con Claudio Cerasa alla festa del “Foglio” a Firenze.
In Italia “tutto questo viene monitorato – ha spiegato Mantovano – Ci sono articolazioni del sistema sicurezza che seguono l’apologia online del terrorismo; però tutti noi comprendiamo che si tratta di un lavoro difficile perché non si affronta un fiume in piena ma mille rivoli d’acqua e qualcuno può anche sfuggire. E’ un lavoro complesso che oggi vede ancora più concentrate le forze di polizia e l’intelligence su questo obiettivo”. ADNKRONOS