Liguria, il moralizzatore Sansa e l’inchiesta che coinvolge la moglie: circonvenzione d’incapace
Dopo lo scandalo scoppiato sui festini di Genova a base di droga e prostitute, il primo ad alzare la voce e chiedere le dimissioni di Piana, il vicepresidente leghista coinvolto nello scandalo ma non indagato, è stato il capo dell’opposizione della sinistra: il giornalista Ferruccio Sansa. Il consigliere ha tuonato: “Deve dimettersi subito”. Ma spunta anche – si legge su La Verità – un’inchiesta che sfiora proprio lui, perché è coinvolta sua moglie: l’avvocato Maria Valeria Valerio, insieme con un frate, Achille Boccia. Per i loro rapporti con un’anziana e le mosse sul denaro e gli immobili della vittima, sarebbero stati denunciati entrambi per circonvenzione d’incapace, e ad agosto sono stati anche sequestrati i loro conti correnti dalla Procura di Genova. Sono stati anche entrambi sottoposti alla misura cautelare dell’interdizione dalla professione (l’avvocato) e dell’obbligo di firma (il frate).
I due, – prosegue La Verità – stando alle accuse, avrebbero “abusato dello stato di infermità e di deficienza psichica dell’anziana vittima, già invalida civile, affetta da deterioramento cognitivo (la “demenza”), nonché da glaucoma da ipoacusia, poliartrosi e sindrome depressiva”.
L’avvocata moglie di Sansa e il frate avrebbero convinto l’anziana che “il suo amministratore di sostegno non la tutelava, intromettendosi in tutti i suoi rapporti interpersonale e interfacciandosi con banche notaio”. Per il Gip avrebbero indotto la parte offesa a “compiere atti di disposizione pregiudizievoli per lei e per altri”. Tra le altre cose ci sono due polizze sulla vita da 450mila € e 100mila € di cui il frate sarebbe diventato beneficiario, in seguito alla morte dell’anziana. “Operazioni entrambe autorizzate dal giudice tutelare”. Ma i due avrebbero anche cercato di farsi intestare polizze a vita da 265mila € cadauna. Un giro di soldi sospetto che ha portato la Procura a chiedere il sequestro dei conti correnti. www.affaritaliani.it