Arezzo – Avrebbe tagliato la gola a un connazionale con la scheggia dell’ampolla di vetro di un narghilè, pipa orientale da tabacco, durante una rissa fuori da una discoteca dell’Aretino. I carabinieri a una settimana dai fatti avvenuti all’alba dell’1 ottobre a Terranuova Bracciolini, hanno arrestato a Perugia il presunto responsabile, originario della Repubblica dominicana e residente in Umbria. Sono risaliti a lui grazie al racconto dei testimoni e alle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso, almeno in parte, la violenta zuffa tra due gruppi contrapposti di latinoamericani, circa venti i coinvolti.
La vittima, Joel Ramirez Seipio, operaio dominicano, padre di una bimba, abitava a Montevarchi. Aveva 38 anni. Il frammento di vetro scagliato contro di lui, stando all’autopsia, gli ha reciso la giugulare. Il sospettato, accompagnato nel carcere di Arezzo a disposizione dell’autorità giudiziaria, faceva parte di un gruppo di appassionati di musica latina in trasferta dall’Umbria per una notte di festa e divertimento. Gli investigatori toscani lo cercavano da giorni: chi gli era più vicino sosteneva di di non sapere che fine avesse fatto. Non era andato lontano.
Tutto era cominciato per una lite tra due ragazze che si contendevano un posto in prima fila per assistere all’esibizione di un notissimo rapper. Un pretesto sufficiente per qualcuno tra i loro accompagnatori, complice l’alcol, per dare vita a una rissa senza esclusione di colpi, prima dentro il locale, con tanto di lancio di sgabelli, e poi nel piazzale, fino al tragico epilogo con la scheggia del narghilé che si trasforma in lama letale. www.rainews.it