Riceviamo e pubblichiamo
Caro direttore,
come giudicherebbe lei un Ente finanziario di Stato che:
Parrebbe agire da tempo in violazione delle Leggi che regolano la composizione del suo Consiglio Direttivo visto che a norma dell’art. 10 – Composizione del Consiglio Direttivo – dovrebbe essere composto da: “Presidente e da cinque Consiglieri nominati dal Consiglio Grande e Generale, scelti tra persone con competenze ed esperienze economiche e/o giuridiche rilevanti per la gestione e il controllo del sistema finanziario. La maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti.” mentre, dopo le dimissioni dallo stesso dei Consiglieri dott. Giacomo Volpinari e avv. Antonella Mularoni, entrambi sammarinesi, le indicazioni sopracitate vengono evidentemente disattese e detta maggioranza non c’è da un pezzo.
È evidentemente responsabile dell’illegale messa in LCA di Banca operante in RSM (Asset) con licenza locale e a maggioranza azionaria italiana (Europa Trust di Firenze e Benifid di Biella) e, nonostante sentenza definitiva sul punto del Tribunale della RSM, non solo non ha ancora risarcito gli ingiustamente bannati dal panorama finanziario, ma neppure ha restituito il sequestratogli facendolo trattenere in Cassa dei Risparmi della RSM in quella che parrebbe una gravissima violazione dell’Art.1 CEDU sul Diritto di proprietà.
È altresì evidentemente responsabile del perdurare dell’illegalità di cui sopra per ben cinque anni considerato che, pur avendo avuto l’attuale Governance la possibilità di schierarsi immediatamente nel 2018 contro la precedente che tale provvedimento amministrativo aveva comminato l’anno prima, ne ha invece avallato i comportamenti attraverso un’opposizione poi rivelatasi sbagliata nel merito e nei tempi. Ça va sans dire che la dilatazione dei tempi di cui sopra comporterà un aumento esponenziale del risarcimento dovuto che more solito peserà sulle tasche dei sammarinesi.
Ha a quanto pare assunto, per dirimere la questione risarcimento ad Asset Banca, l’ex legale di quest’ultima (sino al 2019 quando, dopo l’LCA illegale del 2018, è schettinamente sbarcato) già precedentemente legale di Banca Commerciale Sammarinese, da Asset assorbita, ed ovviamente profondo conoscitore di quanto avveniva nelle viscere delle stesse.
È stato gestito da soggetti ora rinviati a giudizio per abuso di potere, amministrazione infedele, interesse privato in atti d’ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Oltre a quanto sottinteso nella relazione della Commissione Consiliare d’Inchiesta sul dissesto bancario sammarinese relativamente alla propria attività di vigilanza ha visto le proprie azioni in merito a caso specifico già sentenziato in CEDU il 15 dicembre 2022 stigmatizzate in queste pesanti parole: “ […] Banca Centrale […], in quanto Autorità di controllo, ha lasciato molto a desiderare in relazione alle azioni sul caso di specie”.
Sul caso di specie di cui sopra, nel 2013 dopo due anni dal ricevimento, ha mentito per iscritto in risposta a Esposto Ufficiale costringendo così la vittima di un furto perpetrato ai suoi danni da funzionari di Banca Commerciale Sammarinese ad un iter giudiziario quattordecennale (vista anche la sopra citata responsabilità nella LCA illegale di Asset Banca che nel frattempo la stessa BCSM aveva “obbligato” a farsi carico della banca responsabile del furto) che ovviamente a sentenza peserà anch’esso sulle tasche dei sammarinesi, visto che delle pendenze giuridiche di entrambe si è fatta carico CarispSM.
La cui Presidente è stata coinvolta in imbarazzanti episodi, dalla stessa negati ma poi purtroppo per lei comprovati, relativamente a rapporti/colloqui con Servizi Segreti italiani e Guardia di Finanza Italiana. Pensi un po’ se si fosse trattato del Presidente di Banca d’Italia che intratteneva rapporti con Servizi Segreti e Poizia finanziaria di Nazione non UE (ma anche UE volendo).
Ha operato talmente a fondo sul risanamento bancario del Paese che le uniche pecche riscontrate dal FMI nella sua recente visita sono state riscontrate proprio a carico del sistema bancario, su cui la RSM deve ancora lavorare parecchio, nonché relativamente alla riforma della stessa BCSM, chiesta più volte dal FMI ma mai effettuata. Così come, dalla stessa BCSM, mai è stato portato a termine un memorandum d’intesa con Banca d’Italia, neppure nei 60 mesi che l’ultima Governance ha avuto a disposizione.
Ha chiuso una banca, il Credito Industriale Sammarinese, lasciando i correntisti dello stesso a bocca asciutta e tutt’ora all’inseguimento dei propri risparmi convertiti proditoriamente in titoli di Stato (con rating da terzo mondo) addirittura a scadenza nel 2032, nel 2037 e nel 2042 (!!!)
Intendo, dopo aver analizzato giusto questi punti sopra esposti lei ritiene che uno Stato la cui finanza e il cui sistema bancario sono stati e vengono così gestiti abbia un buon biglietto da visita per presentarsi all’agognato Accordo di Associazione Europea o forse sarebbe meglio che prima facesse chiarezza su tutte le effettive responsabilità nei casi di specie dell’Ente di cui all’oggetto e magari lo rifondasse seguendo direttamente i parametri richiesti da BCE e FMI in materia?
Lettera firmata