Aveva 37 anni e ancora tanti progetti in mente da realizzare con la sua arte. Giacomo Roia, Giako Artmosfera com’era noto nel mondo dello spettacolo, è morto per un malore a Milano, nella notte tra mercoledì e giovedì.
L’artista di strada, originario di Artena nel Lazio, viveva all’ombra della Madonnina da diverso tempo. In città si esibiva nelle strade e nelle piazze attorno al Duomo, dove in molti lo incrociavano e restavano catturati dalla sua abilità nell’intrattenimento. Anche se, come aveva dichiarato durante una sua apparizione nel programma Rai ‘Dalla strada al palco’, non era facile vivere con l’arte naturalmente, “la strada è l’unico palco che hai e quindi vai e lo usi”.
Chi era Giako Artmosfera
Giako lascia un bimbo di tre anni, Ettore, che definiva il suo “pezzo d’arte più bello”. Anche per il piccolo aveva deciso di mettere l’àncora a Milano. Dopo aver girato il mondo grazie al suo lavoro era rientrato perché “l’Italia è il mio paese e quindi ho qualcosa d’importante da fare anche qua”, diceva. E nella Penisola ormai era parecchio noto. Aveva seguito la direzione artistica di due eventi molto importanti in collaborazione con l’atelier Sogno Veneziano di Giulia Russolo, durante il carnevale di Venezia.
Nella mattinata di giovedì i genitori hanno raggiunto Milano, spiega FrosinoneToday. Sul corpo verrà effettuata l’autopsia nei prossimi giorni. Molti i messaggi di cordoglio pubblicati dai suoi amici e dai suoi fan in queste ore sui social. “Come tutti i più grandi artisti… – scrive Monica – non te andava de morì vecchio… È stato divertente e un onore conoscerti”.
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