Associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della manodopera straniera, violazione della sicurezza e dell’igiene del lavoro e discarica di rifiuti non autorizzata: sono le accuse mosse alle dieci persone arrestate dai Carabinieri nel Metapontino, in provincia di Matera (una in carcere, nove ai domiciliari), in un’operazione a cui ha partecipato anche personale dell’ispettorato del lavoro.
In carcere e’ finito il titolare di un’azienda agricola, ai domiciliari la figlia, l’amministratore di una delle imprese coinvolte e sette immigrati provenienti dal Nord Africa e dall’Est Europa. Nel corso delle indagini e’ stato accertato che i braccianti ricevevano cinque euro all’ora ed erano impiegati nei campi fino a oltre dieci ore al giorno. Coloro che provenivano dall’Africa, inoltre, dovevano pagare circa 6mila euro ai “caporali” per ottenere il lavoro e versavano loro tre euro al giorno per un alloggio, di solito in una struttura fatiscente. (NPK) ANSA