Manager di 26 anni trovata morta: violentata, strangolata e colpita con un mattone

Manager di 26 anni trovata morta

Una manager, amministratrice delegata della startup EcoMap Technologies, è stata ritrovata morta sul tetto dell’edificio in cui viveva e lavorava lunedì scorso, dopo che era stata segnalata la sua scomparsa già da venerdì. Pava LaPere aveva 26 anni e il suo corpo, vestito solo per metà, presentava ferite da arma contundente alla testa, al viso e al corpo, come scritto sul rapporto del distretto della città di Baltimora (Stati Uniti), luogo in cui si è consumato il crimine.

La polizia ha rinvenuto diverse prove sulla scena: un mattone, sangue, tre denti, dei bottoni, delle mutande, un fermaglio per capelli rotto e un paio di scarpe rosse, il tutto accanto al corpo della donna. La sua morte è stata confermata come omicidio per strangolamento e trauma da colpo contundente, secondo quanto riportato da NBC News.

L’arresto e i precedenti del sospettato

Intorno alle 11 di sera di mercoledì, due giorni dopo il ritrovamento del corpo, è stato arrestato un uomo di 32 anni, Jason Billingsley, ed è stato accusato di omicidio di primo grado e stupro, oltre che dell’utilizzo di un mattone come arma.

A quanto è stato possibile ricostruire dal video della sicurezza del palazzo, venerdì sera – il giorno in cui è stata denunciata la scomparsa della donna – un uomo si è avvicinato alla porta a vetri e ha fatto cenno con la mano a LaPere di avvicinarsi e aprirgli. Lei ha risposto qualcosa e lo ha fatto entrare, dopo di che sono saliti entrambi sull’ascensore. Le indagini continuano per capire cosa sia successo esattamente e soprattutto per capire che tipo di relazione ci fosse con l’uomo arrestato.

Chi è il killer

Jason Billingsley, in ogni caso, era già sorvegliato dalla polizia perché sospettato di aver violentato una donna alcuni giorni prima della morte di LaPere. In quell’occasione, l’uomo le avrebbe tagliato la gola dopo averla stuprata a più riprese, per poi legarla con del nastro adesivo e darle fuoco assieme al fidanzato ammanettato. Nel 2015 era stato condannato a 30 anni di prigione, con 16 anni sospesi, dopo essersi dichiarato colpevole di stupro di primo grado. Era stato rilasciato dal carcere nell’ottobre 2022 per buona condotta.
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