di Augusto Sinagra – NAZI CIAO!
È ormai noto che il Parlamento di Ottawa in occasione della visita della Madonna Pellegrina di Kiev in cerca di armi e soldi, ha rivolto una lunga e prolungata standing ovation in omaggio del Signor Yaroslav Hunka di anni 98, per il fatto di avere militato dal 1941 al 1944 nelle Waffen SS ucraine, nella famigerata Divisione “Galizia”, che si rese responsabile di inenarrabili massacri soprattutto di persone di religione ebraica.
Tutti sanno che da sempre ho detto e dico, come a proposito del Cap. Erich Priebke o di Oskar Piskulic (detto “il giallo”) autore assieme a molti altri (purtroppo anche italiani) del genocidio di circa ventimila italiani in Istria, Fiume e Dalmazia, che giudicare una persona dopo decenni dai fatti è atto di sostanziale ingiustizia poiché si giudica una diversa persona, non l’autore di fatti ancorché esecrabili, commessi decenni addietro.
Per questo motivo non ha senso (se non in chiave politica e propagandistica) la richiesta polacca di estradizione di questo vecchio arnese nazista –prima ucraino e ora canadese– per essere giudicato dai Tribunali polacchi.
Diverso è il problema sul piano politico e morale: un conto è non processare questi fantasmi del passato e altro conto è omaggiarli con standing ovation.
E allora mi chiedo se il governo canadese e il suo Presidente Justin Trudeau non avvertano il senso della vergogna.
Mi stupisce il silenzio (almeno per quello che ho potuto constatare) delle Comunità di cittadini italiani di religione ebraica; mi assale il dubbio che forse avesse ragione nel suo famoso libro il Prof. Norman Finkelstein (di religione ebraica) della University of New York.
Mi stupisce il silenzio assordante dell’ANPI.
Come concludere?: “Nazi ciao, nazi ciao, nazi ciao ciao ciao”!
AUGUSTO SINAGRA – Professore ordinario di diritto delle Comunità europee presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Avvocato patrocinante davanti alle Magistrature Superiori, in ITALIA ed alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, a STRASBURGO