Bonomi rischia la sanzione. Dopo il polverone sollevato dalla bomba del Fatto Quotidiano in cui è venuto fuori che il presidente di Confindustria non è laureato, emergono nuovi clamorosi retroscena. Sempre secondo il Fatto, per Carlo Bonomi, ora, il problema non è più soltanto la presidenza dell’Università Luiss che tanto desidera.
Infatti, per l’imprenditore potrebbero scattare delle sanzioni pecuniarie per essersi auto-insignito il titolo di “dottore”. Secondo il Codice penale, infatti, l’articolo 498 prevede che “chi si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche” incappa nella “sanzione amministrativa pecuniaria da 154,00 a 929,00 euro.
Il presidente di Confindustria, come riporta il Fatto Quotidiano, potrebbe infatti finire nei guai per aver firmato il 25 novembre 2021 un “Accordo di collaborazione per la diffusione della normazione tecnica presso le organizzazioni imprenditoriali” siglato tra Confindustria e Uni, Ente italiano di Normazione, ponendo il titolo di “dottore” prima del suo nome. Ovviamente, la questione sta dando parecchie grane all’associazione delle imprese italiane.
Ma mentre l’Università Luiss respinge con tutte le forze Bonomi come nuovo presidente, l’economista potrebbe usufruire di un trucchetto che gli toglierebbe ogni ostacolo sulla strada. Il numero uno di Confindustria potrebbe infatti nominarsi da solo presidente della ALuiss, l’associazione che governa l’università, per poi diventarne automaticamente il presidente senza passare da chi, invece, proprio non ne vuole sapere.
Ma non è tutto. Nei giorni scorsi è circolata l’ipotesi che al posto di Bonomi potesse essere nominato come presidente dell’associazione a capo della Luiss il vice di Confindustria e braccio destro dello stesso Bonomi, il quale, però, sarebbe vittima dello stesso vizio. Come scrive il Fatto Quotidiano, Alberto Marenghi, che secondo il suo curriculum ha come titolo di studio la maturità classica conseguita nel 1996 al liceo classico, si sarebbe firmato “Dr.” il 22 luglio 2021, a nome del General Management Office di Confindustria Servizi. Non resta che vedere come ne usciranno… affaritaliani.it