Milano, investe e uccide Vassil Facchetti: preso marocchino

Vassil Facchetti
La vittima,Vassil Facchetti – foto dai social

Lui che corre verso lo spartitraffico centrale. La macchina che arriva dall’angolo e lo centra in pieno. L’impatto violentissimo, lui che vola sull’asfalto e l’auto che va via. Senza minimamente preoccuparsi delle sue condizioni. Poi, più di 15 ore dopo, la confessione davanti alle forze dell’ordine: “Sono stato io”.

È stato rintracciato nella tarda serata di domenica l’uomo che ha investito e ucciso Vassil Facchetti, il 28enne morto la notte di domenica dopo essere stato travolto da un automobilista pirata. La tragedia si è consumata poco dopo le 4 in viale Jenner, a pochi passi dall’incrocio con piazzale Maciachini. Stando a quanto finora appreso, sembra che il ragazzo stesse attraversando fuori dalle strisce – dal marciapiede verso il centro della carreggiata -, quando è stato travolto dalla vettura che si è poi allontanata. Soccorso dai medici del 118, Vassil – nato in Bulgaria, ma adottato da una famiglia di Settimo Milanese – è stato trasportato in condizioni disperate e in arresto cardiocircolatorio al pronto soccorso del Niguarda, dove è morto poco dopo.

Gli agenti della polizia locale hanno subito iniziato a raccogliere elementi utili per trovare tracce che potessero portare all’identificazione del conducente della macchina. Fondamentali le immagini delle telecamere di videosorveglianza di zona, che pare abbiano ripreso punti fondamentali dello schianto. L’auto fuggita sarebbe una Mercedes nera ed è proprio da questo punto che i ghisa hanno pian piano stretto il cerchio attorno al guidatore che era al volante del veicolo che ha travolto il 28enne. Verso le 21, sarebbe poi stato lo stesso pirata a presentarsi alla caserma dei carabinieri di Musocco consegnandosi. Si tratta di Muhammad El Sharkawy, un 30enne di origini marocchine, ma cittadino italiano.

Pare, secondo quanto verificato, che in mattinata avesse denunciato il furto della sua macchina, evidentemente nel tentativo di sviare le indagini. Quando poi ha capito che il ragazzo che aveva travolto era morto, avrebbe deciso di confessare e ha fatto ritrovare la vettura, in zona Bovisasca. La sua posizione è ora al vaglio degli agenti.

Cameriere nel ristorante Sophia Loren di Milano fino a pochi mesi fa, Vassil aveva studiato un anno di biotecnologie a Novara prima di iniziare a lavorare. I cockatil e i dolci le sue grandi passioni, raccontate dalle fotografie sui social. E gli amici, chiaramente. Proprio con alcuni amici, secondo quanto verificato, aveva trascorso la sera prima dell’incidente all’Alcatraz. All’uscita della discoteca, che si trova in via Valtellina, poco lontano, il 28enne sarebbe rimasto un po’ indietro rispetto al gruppo. In quell’istante si sarebbe consumato il dramma.
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