“Va considerato con attenzione che le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell’Italia“.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Forlì intervenendo all’inaugurazione dell’anno scolastico ‘Tutti a scuola’, all’Istituto tecnico ‘Saffi-Alberti’.Tuttavia “la peculiare condizione di migranti, unita alle condizioni di povertà di molte loro famiglie, fa sì che queste ragazze e questi ragazzi siano esposti – più di altri – a ritardi o abbandoni scolastici”, ha sottolineato il capo dello Stato.
“La scuola deve essere sempre più aperta, accogliente, integrante. E’ nella compagnia che si apprende ‘ad avere idee”, come scrive Omero in un canto dell’Iliade”. La scuola deve correre per stare al loro passo, e può farlo soltanto rendendo i giovani protagonisti, rafforzando il dialogo tra insegnanti e famiglie, e con la realtà sociale in cui è inserita”, ha aggiunto.Per il capo dello Stato “dobbiamo credere nei giovani. Puntare su di loro. Aiutarli nella crescita. Perché la scuola siete voi, care ragazze e cari ragazzi. La scuola è il vostro cammino di libertà”. .(askanews)