Germania, Corte dei Conti attacca il governo: “Bilancio truccato”

Olaf Scholz

Mentre la Germania si prepara a capitanare i Paesi europei che sostengono la politica del rigore sul Patto di stabilità, la Corte dei Conti tedesca attacca il governo sulla gestione dei conti pubblici.
Nel mirino dei magistrati contabili c’è la promessa del ministro delle Finanze Christian Lindner di un pareggio di bilancio e un ritorno al freno al debito. Per la Corte dei Conti questa promessa verrà disattesa, anche perché a un attento esame i numeri del bilancio non tornano.

Cresce il deficit

Secondo i magistrati contabili tedeschi, nel 2024 il deficit del Paese ammonterà a 85,7 miliardi: si tratta di una cifra cinque volte superiore ai 16,6 miliardi preventivati dal ministero delle Finanze. Il disavanzo, che secondo le previsioni doveva sostare allo 0,4% del Pil, raggiungerà invece il 2,4%.

Ampliate le spese del Fondo speciale per le Forze armate

I magistrati contabili criticano il progetto dell’esecutivo del cancelliere Olaf Scholz di ampliare ad altri scopi la destinazione d’uso del fondo speciale per le Forze armate, il Bundeswehr. Si tratta di uno strumento istituito nel 2022, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, con una dotazione nominale di 100 miliardi di euro. Questo fondo speciale dovrebbe essere utilizzato esclusivamente per il suo obiettivo, cioè l’acquisto di armi e materiali. Per la Corte dei conti ogni ampliamento costituirebbe “una violazione del diritto” e sarebbe “inammissibile”.

“Così si aggira il freno al debito”

Secondo i giudici contabili, il ministero delle Finanze avrebbero spostato nei veicoli finanziari anche i 212 miliardi per la lotta ai cambiamenti climatici e la riconversione energetica. Per la Corte dei conti si tratterebbe di un modo per aggirare il “freno al debito” e nascondere il vero stato dei conti del Paese. “Attraverso varie misure decise dal 2020″, scrivono i magistrati contabili, “il freno al debito è stato progressivamente indebolito sempre di più nella sua efficacia”.

Finanziamento misto inammissibile

Quanto al fondo speciale per le Forze armate, i magistrati contabili lamentano soprattutto che nel progetto di bilancio per il 2024 manca una chiara separazione tra il bilancio ordinario del ministero della Difesa e questo fondo speciale. In pratica i progetti per l’acquisto di armi e materiali, che prima venivano finanziati dal bilancio del dicastero, ora devono essere pagati dal fondo speciale. Quando questo strumento sarà esaurito, le commesse potrebbero tornare nel bilancio ordinario della Difesa. Secondo i giudici contabili, si tratta di un “finanziamento misto”, che è “giuridicamente inammissibile” e rischia “notevolmente” di gravare con “oneri aggiuntivi” sul bilancio ordinario dello Stato.
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Cresce la spesa pubblica

Queste operazioni, secondo i giudici contabili, compromettono la possibilità di tornare alla normalità delle finanze pubbliche. Invece, nel 2024 la spesa pubblica crescerà di 90 miliardi di euro rispetto al livello pre-pandemia del 2019. I magistrati scrivono: “Se si contano le spese dei ‘fondi speciali’, la distanza tra i piani per il 2024 e l’anno di riferimento scelto dal governo, il 2019, aumenta ulteriormente a 177 miliardi di euro”.