Il mondo al contrario: solo i regimi totalitari censurano la libertà di opinione.
Armando Manocchia intervista
il prof. Alessandro Meluzzi – medico, psichiatra, criminologo, scrittore
il prof. Daniele Trabucco – costituzionalista
e don Roberto Caria, professore di teologia morale
sul caso del Generale Roberto Vannacci, 55 anni, capo dei paracadutisti della Folgore, alla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze (Igm).
“Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario”
Il generale Roberto Vannacci, uomo libero e scevro da ogni condizionamento, ha scritto e pubblicato un libro autoprodotto intitolato “Il mondo al contrario”, che ha suscitato un vespaio di rabbia, odio, maldicenze e pettegolezzi da parte degli estremisti del pensiero unico, nemici giurati della libertà di espressione garantita dalla Costituzione.
Il ministro Guido Crosetto, ha addirittura annunciato che sarà avviato dalla Difesa un esame disciplinare contro Vannacci, invitando a non utilizzare le “farneticazioni personali” di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate.
Per “farneticazioni personali” si intende la libera espressione di concetti – non allineati alla narrazione ufficiale imposta – su gay, migranti, femministe, eco-vandali, legittima difesa, ecc…
Infine, la mannaia del pensiero unico si è abbattuta sul generale, che è stato rimosso dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze con un dispaccio dello Stato Maggiore dell’Esercito questa mattina.
Vannacci: “Amareggiato per frasi decontestualizzate”
“Le critiche non mi disturbano affatto e al ministro Crosetto non replico, mi attengo a quelle che sono le sue disposizioni. Ciò che mi procura disagio è la strumentalizzazione: sono state estratte frasi dal contesto e su queste sono state costruite storie che dal libro non emergono. Sono amareggiato dalla decontestualizzazione e dal processo a delle opinioni”. E’ il commento del generale.