Il Policlinico Tor Vergata ha indetto un concorso pubblico per la copertura a tempo pieno e indeterminato di 485 posti per il profilo di operatore socio sanitario. I posti saranno così ripartiti. 120 al Policlinico Tor Vergata in qualità di capofila; 30 alla Asl Roma 1; 25 ciascuno per Asl Roma 2 e Asl Roma 3. Per la Asl Roma 4, 50 posti. 40 alla Asl Roma 5, 15 alla Asl Roma 6. Al San Camillo-Forlanini 45, al San Giovanni Addolorata 30, solamente 2 per il Sant’Andrea. Al Policlinico Umberto I, dove è in corso il processo per l’internalizzazione dei servizi infermieristici, operatori socio sanitari e ausiliari 25 posti. All’IFO 15, mentre 13 per la Asl di Rieti.
Il concorso per 485 nuovi operatori socio sanitari nel Lazio
Il 50 per cento dei posti complessivi è riservato a categorie protette, volontari delle forze armate e anche al personale impiegato presso le aziende aggregate al concorso in mansioni sanitarie e socio-sanitarie corrispondenti alle attività dei servizi esternalizzati. Avranno una riserva di posto coloro che hanno garantito assistenza ai pazienti in piena pandemia da Covid-19, in particolare nel periodo compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 e con almeno tre anni di servizio. Come previsto dall’ art. 1, comma 268 lettera c, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022).
“Un concorso che si aspettava da tempo e che permetterà a centinaia di oss che lavorano da anni,negli appalti e in strutture private, in balia della precarietà e di salari ridicoli per conto di cooperative sociali e associazioni. Un concorso che gli riconoscerà sia gli anni svolti già come operatori socio sanitari che tutti quei mesi in cui hanno affrontato la pandemia proprio nei reparti covid senza mai ricevere nulla in più pochi spicci del contratto nazionale applicato”, ha commentato l’USB Sanità. Il sindacato di base ha sottolineato come la procedura concorsuale, per la quale è attesa a breve la pubblicazione sul Bollettino regionale del Lazio e sulla Gazzetta ufficiale, potrà riconsegnare alla categoria degli oss “dopo 20 anni di oblio la dignità e il riconoscimento adeguato”. […]
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