(www.ilgiornale.it) – Continua a far discutere l‘omicidio di Iris Setti, la 61enne uccisa da un nigeriano di 37 anni, Chukwuka Nweke, in un parco di Rovereto mentre si recava a far visita alla madre per prestarle assistenza. L’uomo non era sconosciuto alle forze dell’ordine ma, anzi, aveva un lungo elenco di reati a suo carico che avrebbero dovuto già far suonare qualche campanello d’allarme. Da quando è in Italia, infatti, l’uomo ha collezionato ben tre arresti per svariate tipologie di reato, tra i quali non mancano la violenza privata e lo spaccio, solo per citarne due.
La famiglia dell’uomo sostiene di aver segnalato più volte le sue intemperanze ma di non aver mai ricevuto alcun riscontro pratico. Il quotidiano La Verità ha intervistato il pm di Rovereto, Viviana Del Tedesco, secondo la quale il quadro giudiziario dell’uomo non era poi così grave. Inevitabili le polemiche politiche che chiedono spiegazioni al pubblico ministero per le sue parole.
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“Non aveva per niente una sfilza di precedenti, non so dove li avete trovati… Non ci sono queste sfilze impressionanti”, dice Del Tedesco a La Verità. La mancata firma lei la considera “un’evasione per andare a fare la spesa”. Anzi, aggiunge al quotidiano: “Aveva una puntualità nel fare la firma che se gli studenti di oggi fossero così puntuali a scuola saremmo a cavallo. Era anche collaborativo, una persona assolutamente corretta“. Nweke, però, era anche attenzionato per droga in un’indagine collegata alla mafia nigeriana della Squadra mobile di Trento. Ma Del Tedesco non sembra darci troppo peso: “Che poi la droga… Quella roba lì, bisogna vedere… È vero, non è vero… Arrestato in flagranza con 56 dosi la responsabilità… Bisogna vedere… Soprattutto in quelle indagini lì… Si fa il nome… Poi bisogna vedere”. Ma il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro riferisce che Nweke sarebbe stato arrestato in flagranza di reato con 56 dosi di eroina addosso e due confezioni di hashish. Ma la replica del pm è sicura: “Se si va in Olanda non è nemmeno considerato reato (ride, ndr) Io non so… Dai manager ai bancari, tutti”.
Del Tedesco smentisce anche quanti oggi definiscono il nigeriano un uomo pericoloso. A suo dire trascorreva il suo tempo ad allenarsi ai giardini: “Un uomo che fisicamente è spettacolare. Quello lì doveva andare a fare le Olimpiadi, a fare i mondiali di pugilato, non lo so… Mi capisce? Quello lì doveva andare in pista! Sono personaggi molto forti e io lo vedevo sempre… Cioè… E non ho visto nessuno all’epoca che dicesse...”.
La posizione del pm è morbida ma le sue parole rilasciate a La Verità hanno fatto infuriare tanti. “Questa persona, che rilascia queste dichiarazioni contro la verità, la logica e la legge, va cacciata oggi stesso dalla magistratura“, dice in una nota Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e vicepresidente dell’aula di Palazzo Madama. Il senatore azzurro annuncia di aver presentato un’interrogazione urgente al ministro Nordio, “perché nell’ambito delle sue competenze agisca con urgenza e segnalo il caso ai vertici del Csm, di cui rispetto l’autonomia, ma che devono agire con urgenza se queste parole non saranno prontamente smentite”.
Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, spiega: “La dottoressa Del Tedesco dipinge l’assassino come una sorta di cittadino modello, quasi imputando ciò che ha fatto a una lettura sociologica. Nessuno vuole ovviamente dare colpe alla magistratura per quanto accaduto, né possiamo dire con certezza che l’omicidio si poteva evitare ma francamente dipingere un etilista omicida meglio di uno ‘studente modello’ è inaccettabile”.
Simona Loizzo, deputata della Lega e membro della commissione sanità di Montecitorio, aggiunge: “Il pm nell’intervista descrive l’assassino della signora Iris quasi come un modello, aggiungendo che 56 dosi di eroina non rappresentano un motivo per essere arrestati. A nostro avviso, invece, si tratta di uno spacciatore etilista che andava arrestato e non riusciamo a non essere perplessi per quanto letto”.