La Giunta dà il via libera al raddoppio delle indennità per sindaco, assessori e presidente del Consiglio comunale. Per i consiglieri comunali e di circoscrizione invece l’aumento scatterà con l’approvazione (scontata) in Aula di un’apposita delibera, che la Giunta ha dato mandato di predisporre agli uffici.
La delibera della Giunta
A partire da settembre, l’indennità mensile del sindaco passa da 7.018 a 13.800 euro lordi (stessa cifra che percepisce il presidente della Regione); al vicesindaco spetta il 75% dello stipendio del primo cittadino, ovvero 10.350 euro rispetto agli attuali 5.263 euro, anche se l’attuale numero due del Comune Carolina Varchi, essendo deputata nazionale di Fratelli d’Italia, continuerà a percepire solo l’indennità di parlamentare. Il resto degli assessori avrà il 60% dell’indennità del sindaco, cioè 8.970 euro lordi (finora ne hanno presi 4.562); idem il presidente del Consiglio comunale.
L’adeguamento delle indennità di funzione degli amministratori locali è previsto da una legge statale che la Sicilia – Regione a statuto speciale – ha dovuto recepire con una propria norma (la numero 13 del 25 maggio 2022), che scarica i costi sugli enti locali. Anche se la Regione ha dato un contributo di circa 190 mila euro, il resto è nel bilancio comunale. In base a questa norma, con un tetto massimo mensile di 23 “gettoni” di presenza (pagati 180 euro ciascuno), i consiglieri comunali potranno percepire 2.400 euro netti.
I presidenti di circoscrizione avranno invece un compenso pari al 40% di quanto percepito dagli assessori, mentre il limite massimo per i consiglieri di quartiere sarà pari a un quarto dell’indennità del presidente.
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