Dalla padella alla brace e viceversa
Per Elly Schlein non tirerebbe una bella aria all’interno del Pd. Il motivo? La rinascita dell’area Letta e la riorganizzazione di tutte le correnti. Secondo un retroscena di Repubblica, “dopo la pausa estiva nascerà una componente nuova di zecca”. Tutto inizierà il 22 e il 23 settembre a Iseo, dove si terrà “Crea! L’Italia che faremo”, evento promosso dagli ex lettiani che ai gazebo in un primo momento avevano sostenuto Stefano Bonaccini. Se Enrico Letta è impegnato in incarichi internazionali, non mancheranno invece i suoi fedelissimi, come il senatore Marco Meloni, già coordinatore del Nazareno, e Anna Ascani, ex viceministra e ora vicepresidente della Camera.
Nel suo retroscena, Giovanna Vitale scrive che dietro questo evento ci sarebbe la mente di qualcun altro: “I bene informati sussurrano che dietro questa operazione ci sia lo zampino di Francesco Boccia, insieme a Dario Franceschini”. I due avrebbero spinto perché i “neo-ulivisti” — come hanno deciso di chiamarsi quelli che si sono emancipati dal governatore emiliano — si strutturassero in un gruppo autonomo in appoggio alla segretaria. Un modo per ingrossare l’ala moderata pro-Schlein.
Dopo questa operazione, però, le vecchie correnti si sarebbero sentite autorizzate a risorgere e riorganizzarsi. E questo potrebbe essere un problema per la leader dem che, dopo essere stata eletta, aveva detto: “Dentro di noi abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari”. Le correnti più solide sono quelle più datate, come Areadem, guidata da Franceschini, e i Dems di Orlando e Peppe Provenzano. Poi ci sono Energia popolare di Bonaccini, che ha assorbito gli ex renziani di Base riformista; i Giovani turchi di Matteo Orfini e Radicalità per ricostruire di Gianni Cuperlo. www.liberoquotidiano.it