04 AGO – Sono sempre di più nei Paesi Bassi le grandi aziende che consentono ai loro dipendenti di prendere un periodo di congedo retribuito per affrontare la transizione da un genere a un altro. Secondo un servizio diffuso dall’emittente tv NOS, l’ultimo ad annunciare l’introduzione di questa possibilità nel contratto di lavoro è stato il gruppo alimentare Ahold Delhaize, il maggiore datore di lavoro del Paese con 130.000 dipendenti. Chi vorrà intraprendere il percorso per cambiare sesso potrà quindi contare su un periodo di aspettativa retribuita fino a 33 settimane.
Una possibilità che fa parte di un pacchetto di azioni di sostegno rivolte a quei dipendenti che devono affrontare cambiamenti importanti nella loro vita come la nascita dei figli, traslochi, matrimoni, disabilità, lutti. Anche altre aziende come Ikea e Philips, ma anche dipartimenti governativi, prevedono per il loro personale la possibilità di usufruire di congedi retribuiti fino a 24 settimane nell’arco di dieci anni per affrontare periodi di transizione.
Ovvia la soddisfazione espressa dal presidente del Transgender Network olandese Remke Verdegem, che ai microfoni di Nos ha sottolineato come queste aziende stiano “dando l’esempio. Le persone interessate a questo processo di transizione avranno più tempo per recuperare senza perdere reddito e i datori di lavoro – secondo Verdegem – saranno meno inclini a fare discriminazioni durante il processo di selezione del personale”. Su una popolazione complessiva di circa 17,3 milioni le persone transgender in Olanda oscillano, a seconda delle definizioni seguite, tra le 90 mila e le 390 mila. (ANSA).