Julian Assange ha “rischiato” di causare “un danno molto grave alla sicurezza nazionale” degli Stati Uniti. Ed è per questo che Washington continuerà a chiedere al governo australiano la sua estradizione. Lo ha chiarito il Segretario di Stato americano Antony Blinken dicendo di capire “le preoccupazioni e le opinioni degli australiani”.
Dopo i colloqui con le autorità australiane a Brisbane nel Queensland, che si sono concentrati soprattutto sulla cooperazione in ambito militare, Blinken ha detto che è “molto importante che i nostri amici qui” in Australia comprendano i timori degli Stati Uniti sul “presunto ruolo di Assange in una delle più grandi fughe di informazioni classificate nella storia del nostro Paese”.
Arrestato nel 2019, il giornalista è detenuto nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra “in condizioni di sorveglianza e isolamento estreme e non giustificate”, ha rilevato il responsabile Onu contro la tortura, Nils Melzer quando gli ha fatto visita mesi fa.
Assange prima di essere arrestato a Londra, per diversi anni è stato nell’ambasciata dell’Ecuador. Ora combatte legalmente per evitare l’estradizione negli Stati Uniti, dove sarebbe processato con l’accusa di aver pubblicato centinaia di migliaia di documenti trapelati sulle guerre in Afghanistan e Iraq (compresi video che mostrano stragi di civili compiute dai militari americani), nonché documenti diplomatici. ADNKRONOS