Roma, 28 lug. (askanews) – La Commissione europea ha approvato due regimi italiani, per un totale di 63 milioni, di sostegni a favore di editori di quotidiani e periodici, emittenti radiofoniche e televisive, editori di notizie e agenzie di stampa. Con un comunicato, l’esecutivo comunitario rileva come i sistemi siano volti a sostenere le aziende del settore editoriale “che affrontano difficoltà finanziarie dovute all’impatto economico della pandemia di coronavirus e dell’aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e proteggere il pluralismo dei media”.
In base al primo regime, che dispone di una dotazione di bilancio di 28 milioni, l’aiuto viene concesso in forma di sovvenzioni dirette ed è calcolato sulla base del numero di copie cartacee di quotidiani e periodici vendute nel 2021 dai beneficiari (nella misura di 5 centesimi per copia cartacea).
In base al secondo regime – che ha una dotazione di bilancio di 35 milioni – l’aiuto è concesso in forma di sovvenzioni dirette a emittenti radiofoniche e televisive, editori di notizie e agenzie di stampa . Il regime sosterrà fino al 70% dei costi sostenuti dai beneficiari ammissibili per investimenti in trasformazione digitale. La Commissione ha valutato i due regimi alla luce delle norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato, che consentono ai paesi di sostenere lo sviluppo di talune attività o talune regioni economiche.
La Commissione, si legge, “ritiene che le misure siano necessarie e appropriate per raggiungere gli obiettivi perseguiti: sviluppo del settore dei media di informazione, ampio accesso a quotidiani e periodici e promozione del pluralismo dei media”. La Commissione ha concluso che le misure sono proporzionate, ossia limitate al minimo necessario, e che avranno un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri ed ha quindi approvato i due regimi italiani sulla base delle norme Ue in materia di aiuti di Stato.