TUNISI, 27 LUG – “Non possiamo accettare che la Tunisia diventi un Paese di transito o di insediamento per migranti subsahariani, così come noi non accetteremo pratiche disumane contro di loro”. Lo ha detto il ministro dell’Interno tunisino Kamel Feki rispondendo ad una interrogazione parlamentare, spiegando che la società tunisina ha “una capacità limitata di accettare l’integrazione di migranti provenienti dai Paesi sub-sahariani”.
D’altro canto il ministro ha messo in evidenza come il governo tunisino si sia adoperato “per fornire possibili condizioni per inquadrare e dare importanza alla questione dell’assistenza sanitaria ai migranti dell’Africa sub-sahariana, ma senza farsi coinvolgere nel processo di accettazione dei centri”.
La presenza dei migranti per Feki “deve tener conto della capacità del popolo tunisino di integrarli o tornare volontariamente nei propri Paesi nel pieno rispetto dei diritti umani e dei protocolli internazionali”. Il ministro ha infine invitato le organizzazioni internazionali a cooperare con le autorità tunisine e con i Paesi vicini, Libia e Algeria, per proteggere i confini e ridurre i flussi verso la Tunisia. Infine il ministro ha affermato che la Tunisia “non accetterà alcun comportamento disumano che offenda l’immagine del Paese”. (ANSA)