(www.corriere.it/economia) – Il canone Rai, in un’ottica di medio periodo, potrebbe essere collegato alle utenze telefoniche mobili e non più a quelle elettriche. Lo ha detto oggi, giovedì 27 luglio, in audizione in commissione di Vigilanza Rai, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Il quale ha ricostruito il quadro delle forme di finanziamento esistenti in Europa, escludendo che sia l’Europa a richiedere che il canone esca dalla bolletta.
Una diminuzione della quota
Giorgetti ha assicurato che nel breve periodo il canone è destinato a restare in bolletta ma potrebbe essere scorporata la quota relativa agli investimenti, pari a circa 300 milioni, in questo modo producendo una diminuzione della quota del canone a carico dei cittadini attraverso il pagamento in bolletta. Diverso l’orizzonte temporale di medio periodo, rispetto al quale il ministro ha sottolineato che è necessario tenere conto che il presupposto attuale del pagamento dell’imposta, cioè la titolarità di un’utenza elettrica non può reggere.
La fruizione del prodotto televisivo infatti ormai avviene attraverso l’utilizzo di vari device. Per questo, tra le idee in campo, allo studio di un apposito tavolo, ci sarebbe quella di collegare il pagamento del canone alle utenze telefoniche mobili, una scelta che allargherebbe la platea dei contribuenti poiché le utenze elettriche ora sono pari a 21 milioni mentre le utenze telefoniche mobili sono pari a 107 milioni. Il calcolo, ha però avvertito Giorgetti, dovrà tenere conto del calcolo delle utenze per nucleo famigliare e dovrà indicare un tetto massimo, in modo che la quota non superi il livello attuale di pagamento. In ogni caso, ha precisato il ministro, «ogni ipotesi di revisione dovrà prendere le mosse dalla definizione degli oneri di servizio pubblico, dalla garanzia per gli investimenti, dalla revisione della dimensione delle spese dell’azienda».
Ennesima dimostrazione di chi ha sostituito il vecchio governo. Per quanto dichiarato dalle lega in riferimento al canone rai sulla bolletta del telefonino, ritengo una dichiarata sottrazione ” detto Pizzo” dalle tasche di coloro che non desiderano avere un canone e tanto meno guardare le porcate da loro proposto. personalmente ho fatto disdetta da tre anni e continuano a chiedere il pizzo…..vorra dire che sostituito l’attuale telefonino con un normale telefonino di solo chiamate “tipo Brondi” voglia vedere come si dovranno comportare verso coloro che non possono collegare con alcun sistema invaso perticolarmente dalla rai. Mi vergogno di essere italiano. spero soltanto che la natura acceleri la eliminazione dei rami secchi e stupidi…….